Chi erano Lorenzo e Giulio Alberto, le vittime della tragedia del Mangart

Alessandra Salvatori
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Quella che è costata loro la vita, non era la prima arrampicata insieme di Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione, descritti entrambi come alpinisti dalla preparazione di alto livello. I due finanzieri conoscevano le pareti rocciose del Mangart, dove avevano tra l’altro entrambi già salito il Diedro Cozzolino, una delle vie più difficili delle Alpi.

In questo scatto sono ritratti insieme, dopo aver portato a compimento una delle più difficili discese di sci ripido delle Alpi Giulie, la gola nord est al Jof Fuart, sulle Alpi Giulie.

Lorenzo Paroni, 30 anni, era originario di Montereale Valcellina, dove vivono i genitori e una sorella. Da sempre coltivava la passione per le Fiamme gialle e per la montagna: sin da giovane è entrato a far parte del soccorso alpino e tra poco sarebbe diventato Guida alpina al termine dello specifico percorso che aveva brillantemente superato. Era laureato in farmacia, anche se non ha quasi mai praticato la professione – fatto salvo il periodo del tirocinio – essendosi nel frattempo arruolato nella Guardia di finanza.

Giulio Alberto Pacchione, 28 anni, era originario di Silvi Marina, cittadina costiera in provincia di Terano. Da anni viveva a Tarvisio. Era un patito della montagna, tanto da essere anche maestro di sci. Prima di arruolarsi era stato volontario del Soccorso Alpino friulano. Lascia i genitori, entrambi pediatri a Silvi, un fratello attualmente in servizio in Marina e imbarcato su una nave che presta servizio in questi giorni nelle acque di Malta e una sorella che al momento della tragedia si trovava in vacanza nel sud Italia.

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