Questa mattina due bambini figli degli operatori del Luna Park allestito in piazza Primo Maggio a Udine, si erano presentati con i genitori alle scuole elementari di Colugna per iniziare le lezioni, ma la dirigente dell’istituto non aveva autorizzato l’ingresso di questi bimbi itineranti per problemi di affollamento. C’è voluto l’intervento del sindaco di Tavagnacco Moreno Liruti che a sua volta ha interpellato la dirigente, per sbloccare la situazione.
“Ho contattato la dirigente – spiega il sindaco – ha riferito che ci potrebbe essere stata una incomprensione, fermo restando che l’istituto in questione, è bersagliato di richieste di iscrizione e che è difficile ospitare tutti, ma garantisco che assieme alla dirigente troveremo una soluzione in tempi brevi”.
“Mandare a scuola i nostri figli è un obbligo, ci mancherebbe altro – spiegano alcuni operatori del Luna Park – è la prima regola che ci insegnano, una regola che se non rispettata costa il ritiro della licenza e una denuncia penale”. Si sono quindi rivolti ad uno struttura di Rovigo per avere chiarimenti, rivolgendosi a Monica Bergamini e Valeria Ravelli, mediatori culturali per conto della Fondazione Migrantes di Roma stanno seguendo il caso. “La dirigente di Colugna doveva trovare subito l’alternativa e non abbandonare i due ragazzi in obbligo scolastico – ha affermato Bergamini – la soluzione deve essere trovata. Insomma se la mattina sembrava non esserci la soluzione ora con il dialogo fra le parti, la vicenda imboccherà la giusta strada