Dopo la condanna per calunnia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, si era reso irreperibile. Ma la Polizia di Stato di Udine, con il coordinamento della locale Procura e della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, lo ha rintracciato e arrestato nel suo Paese, grazie a un mandato europeo.
Protagonista della vicenda un 54enne cittadino rumeno che deve scontare due anni e sei mesi di carcere. L’uomo, a marzo 2013, era stato fermato lungo l’A23 da una pattuglia della Polizia Stradale di Amaro. Gli agenti gli stavano contestando alcune violazioni, che avrebbero portato al fermo del veicolo. A quel punto, l’uomo aveva colpito alle spalle uno dei poliziotti e poi aggredito il collega, procurando a entrambi lesioni guaribili con diversi giorni di prognosi. Era stato arrestato e, in seguito alla convalida del fermo, scarcerato in attesa di giudizio.
A quel punto, si era recato in un Comando dell’Arma, denunciando ai Carabinieri che erano stati i poliziotti ad aggredirlo. Ma le indagini, anche attraverso filmati, avevano confermato che era stato lui il primo a colpire, portando alla sua denuncia anche per il reato di calunnia.
Grazie alle indagini, si è scoperto che l’uomo aveva lasciato l’Italia ed era domiciliato in Francia, senza una fissa dimora, prima di trasferirsi in Romania, dove è stato rintracciato. Al termine delle procedure di estradizione, è stato preso in carico dalla Polizia di Frontiera di Fiumicino e accompagnato nel carcere di Civitavecchia, dove sconterà la pena.