I friulani sono i più “svizzeri”… o i meno ritardatari. Questo perchè mediamente gli alunni italiani sono piuttosto ritardatari: è quello che emerge dai rapporti di autovalutazione inviati dalle scuole al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e da alcuni dati pubblicati dall’Invalsi.
Il ciclo scolastico in cui si registrano più frequentemente ritardi è quello delle superiori: i docenti si trovano a firmare quasi quotidianamente giustificazioni di studenti che si presentano in aula ben dopo il suono della prima campanella.
Spesso, peraltro, non ci sono motivi validi alla base, bensì pigrizia, disorganizzazione, e poco senso di responsabilità da parte dei ragazzi.
I dati relativi al Friuli Venezia Giulia, in questa situazione in generale poco incoraggiante, risultano particolarmente positivi: è la regione italiana in cui gli studenti sono più puntuali. Qui, in un mese, i ragazzi a cui capita di entrare a scuola alla seconda ora sono circa il 15%. Virtuosi – per così dire – anche i piemontesi, con il 20% di ritardi. In tutte le altre regioni, queste percentuali si alzano, a volte anche notevolmente: il record è nel Lazio, dove questi “inconvenienti” con gli orari riguardano la metà degli alunni.