Cento anni di Paola Del Din, protagonista della Storia

In guerra perse il fratello Renato, e divenne la prima donna paracadutista italiana. Il due settembre la sua città d'adozione, Udine, le tributerà una cerimonia
Marco Pasquariello
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Staffetta partigiana, informatrice, prima donna italiana paracadutista, medaglia d’oro al valor militare, professoressa e testimone della storia. Un secolo di vita festeggiato oggi per Paola Del Din, nata il 22 agosto 1923.

Originaria di Pieve di Cadore, decise di unirsi alla Resistenza attiva contro il Nazifascismo dopo la morte del fratello, Renato, sottotenente degli Alpini che dopo l’Armistizio non aveva abbandonato le armi, diventando uno dei fondatori della Brigata Osoppo, rimasto ucciso in una retata a Tolmezzo il 25 aprile del 1944. Proprio in suo onore, Paola prese il nome di battaglia di “Renata”, diventando staffetta e informatrice dei Partigiani. Venne anche incaricata di consegnare dei documenti oltre la linea del fronte, in Toscana, riuscendo a superare le linee nemiche e a consegnarli agli Alleati. Proprio l’incontro con le truppe inglesi la porterà ad accettare di paracadutarsi nuovamente nel Friuli occupato, prima donna in Italia in quel momento. Nell’atterraggio di quel lancio si fratturò una caviglia, un infortunio che l’accompagnerà per tutta la vita, riuscendo comunque a consegnare i documenti che le erano stati affidati.

Dopo la guerra, Paola Del Din si laureò a Padova, proseguendo gli studi anche negli Stati Uniti, in Pennsylvania, diventando professoressa ed insegnando fino alla pensione. Nel 1960 la consegna della Medaglia d’Oro, e da quel momento l’ininterrotta attività di divulgazione e racconto, per tramandare i valori della Resistenza alle giovani generazioni, che prosegue fino ad oggi.

Con lei festeggiano i figli, i nipoti e i pronipoti, e con lei festeggerà tutta la sua città di adozione, Udine, il due settembre con una grande cerimonia.

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