Dito medio di Salmo a chi ha spruzzato lo spray urticante

Diverse persone tra cui dei minorenni hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso nella tarda serata di ieri, lunedì 12 agosto, dopo aver respirato una sostanza urticant...
Redazione

Diverse persone tra cui dei minorenni hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso nella tarda serata di ieri, lunedì 12 agosto, dopo aver respirato una sostanza urticante o irritante mentre assistevano allo spettacolo del concerto di Salmo nella Beach Arena di Lignano Sabbiadoro. Dodici le persone soccorse dal personale sanitario con difficoltà respiratorie o irritazioni; 6 sono state portate in ospedale e tra queste ultime una in codice giallo. 

Qualcuno, al momento ignoto, dopo aver rubato una collanina d’oro ha spruzzato dello spray al peperoncino ed è poi fuggito.

Al concerto erano presenti circa cinquemila persone. L’esibizione è stata interrotta due volte dallo stesso artista. Dopo due stop, utili per le medicazioni, lo show è poi proseguito regolarmente. Al momento dell’irrorazione dello spray si sono vissuti diversi momenti di panico fra la folla e il rischio che si ripetesse una tragedia simile a quella accaduta a Corinaldo durante il concerto di Sfera Ebbasta è stata davvero alta. 

Il commento del rapper

“Al concerto di Lignano hanno spruzzato 2 volte lo spray al peperoncino – ha scritto il cantante 35enne su Instagram-. Nonostante la tragedia di Corinaldo continuate a fare i deficienti. Il live era all’aperto, per fortuna il peperoncino è svanito in pochi secondi senza creare troppi danni”. 

La testimonianza: un uomo ha spruzzato lo spray ed è fuggito

“Stavamo assistendo al concerto quando qualcuno ha strappato la collanina d’oro al nostro amico e subito dopo ha usato lo spray per fuggire”: lo hanno dichiarato tre ragazzini di Pordenone e uno di Verona che stavano assistendo allo show e sono rimasti vittima dell’azione criminale. “Stavamo pogando, cioè ballando con un contatto fisico, ma non violento – hanno spiegato i giovanissimi – quando si è avvicinato un uomo: era piccolino, abbronzato, di età compresa tra i 30 e i 40 anni, indossava una maglietta verde militare. Sembrava si stesse divertendo come tutti, anche se era più irruente”. “Ad un tratto ha strappato la collanina a uno di noi approfittando della calca – prosegue il racconto degli studenti pordenonesi -: appena ci siamo accorti del gesto abbiamo iniziato a urlare e delle persone dietro di noi hanno accusato l’uomo. Questi con un gesto fulmineo, per guadagnare la fuga, ha estratto dalla tasca una bomboletta spray e ha spruzzato il peperoncino, scappando in mezzo alla folla. In pochi attimi si è creato il vuoto e abbiamo avuto paura di poter restare schiacciati: per fortuna c’era spazio e quindi abbiamo potuto allargarci. I soccorsi e l’intervento della security sono stati tempestivi, grazie al fatto che Salmo ha interrotto la canzone e si sono accese le luci”.

Le indagini

Le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato la bomboletta spray molto probabilmente utilizzata nella notte. Il contenitore era abilmente camuffato all’interno di un deodorante.  La Questura di Udine ha sottolineato come la pronta reazione del cantante, che ha subito interrotto il concerto per il tempo necessario a soccorrere e tranquillizzare il pubblico, abbia contribuito ad evitare che la situazione degenerasse. Una persona tra il pubblico, tra l’altro, ha rischiato il linciaggio perché  negli attimi seguenti alla nebulizzazione del liquido urticamte, è stata scambiata per l’autore del lancio. Solo la prontezza del rapper e delle forze dell’ordine hanno evitato violenze. Salmo ha imposto il blocco dell’azione punitiva inviando la security, giunta immediatamente, così come le forze dell’ordine. È ancora presto, comunque, capire se ad agire sia stato un solo uomo o una banda organizzata.

L’appello della Questura

Chiunque abbia registrato dei video nei momenti che precedono e seguono l’utilizzo dello spray urticante è invitato a farsi avanti e a consegnarli alla Polizia. È questo l’appello lanciato dalla Questura di Udine. Dalle immagini dei telefonini potrebbero infatti spuntare elementi utili a individuare l’autore. Le indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile della Questura di Udine, instradate dalla prima descrizione sommaria di un sospettato. 

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