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Insegnanti friulani delle scuole medie e superiori bocciati, anche quelli con alle spalle decenni di insegnamento seppur sempre tra i ranghi dei precari. E’ quanto emerge dall’esito delle prove scritte del Concorso ordinario organizzato dal Ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale, come riportato oggi da alcuni quotidiani.
L’atteso ‘concorsone’, per l’esercito di precari della scuola, era l’occasione tanto attesa per accedere a un posto di ruolo con assunzione a tempo indeterminato. Un’occasione sfumata alla prima selezione, a causa di un esame scritto contestato da Cisl e Cgil scuola, che si schierano contro la tipologia di prova (50 domande a risposta multipla), colpevole di aver trasformato “il concorso atteso da decenni in una lotteria”.
La percentuale di coloro che hanno superato la prova, in Fvg, oscilla tra il 19,9 e il 63,5 per cento, con bocciature che sfiorano l’80 per cento. Non si tratterebbe, però, di impreparazione del corpo docente, sottolineano i sindacati. I candidati parlano di domande incentrate sul nozionismo, che nelle scuole è ormai superato, e denunciano la mancanza di argomenti legati alla pedagogia, alla metodologia dell’insegnamento e alla didattica.
I sindacati ora chiedono un incontro con il ministro Patrizio Bianchi per commentare i dati e discutere la riforma del futuro reclutamento e per rimettere al centro la formazione degli insegnanti.