Confondono la piscina con una banca, polo natatorio di Feletto devastato dai ladri

Chiuse, a datata da destinarsi, le Piscine di Feletto Umberto. Danni stimati in oltre 70 mila euro
Giancarlo Virgilio
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Da la ‘Casa di Carta’ a la ‘Casa di acqua’, verrebbe da dire. Un colpo degno della nota e fortunata serie televisiva (tranne che per il finale) è stato tentato nella piscina comunale di Tavagnacco. Ignoti, nella notte, dopo aver abbattuto la recinzione della ciclovia che affianca la sede di Confcommercio Imprese e il palazzo di vetro della Hypo Alpe Adria Bank, sono entrati nel polo natatorio di Feletto Uberto perforando la vetrata posteriore della struttura.

Una volta all’interno, i malviventi hanno iniziato ad abbattere altre tre pareti in muratura, creando buchi e sfondando divisori alla probabile – quanto inutile – ricerca di soldi e casseforti. Un lavoro durato sicuramente alcune ore, operato disinnescando preventivamente il sistema di allarme ed eludendo le telecamere di videosorveglianza. Nonostante gli sforzi e le precauzioni messe in atto, intorno alle 4 i ladri sono stati messi in fuga da una sirena, scattata malgrado la manomissione del sistema centrale. Sul posto si sono recate immediatamente due pattuglie dei Carabinieri della Stazione di Feletto Umberto ma della banda, oramai, non c’era più traccia. Benché non ci siano state predazioni di alcun tipo, la vastità dei danni stimati si aggira al momento intorno ai 70 mila euro. Dopo un immenso lavoro di pulizia e di minima ristrutturazione, la struttura è stata riaperta alle 17.30 di oggi. “Abbiamo riaperto in tempi record – ha annunciato il gestore del polo, Massimiliano Panipucci-. Ringraziamo gli operai del Comune, il sindaco Moreno Lirutti, gli assessori i Tecnici Comunali, tutti i nostri Collaboratori e le ditte intervenute che hanno permesso che l’attività possa riprendere senza ulteriore disagio all’utenza. Vi aspettiamo come al solito per le lezioni i corsi e le attività libere”. 

Oltre ai militari dell’Arma di Feletto, anche la Radiomobile della Compagnia di Udine e i carabinieri del Nucleo Investigativo. Non è escluso che la stessa banda di ladri, abbia poi provato a riscattarsi, anche questa volta inutilmente, provando un secondo colpo pochi chilometri più a sud, tentando una spaccata ai danni di un distributore di benzina.

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