Cormons, braccio di ferro sul cavalcaferrovia di via Judrio

E' chiuso da due anni e mezzo, contraddistinti da battaglie legali tra Comune e Rfi
Matteo Femia
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Braccio di ferro legale tra Rfi e Comune di Cormons sul cavalcaferrovia di via Judrio, chiuso al traffico da due anni e mezzo. Sul tema si è svolto un consiglio comunale straordinario richiesto dalle forze di minoranza: la vicenda nasce nel gennaio 2021 quando, a causa della caduta di alcuni calcinacci dal manufatto sovrastante la linea ferroviaria, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro emanava un’ordinanza urgente con cui veniva chiuso il sovrappasso e allo stesso tempo veniva chiesto a Rfi di svolgere lavori di messa in sicurezza del sito. Ordinanza contestata dinanzi al Tar dall’ente ferroviario: il Tribunale ha bocciato quattro dei sette punti dell’ordinanza ma ha confermato sia la scelta comunale di chiudere l’accesso al cavalcaferrovia, sia la richiesta a Rfi di effettuare i lavori di messa in sicurezza, svolti quindi per complessivi 201.000 euro dall’ente che chiesto ora al Comune nuovamente dinanzi al Tar di risarcire questa cifra. “L’attraversamento ferroviario – sottolinea l’amministrazione Felcaro, che si oppone alla richiesta di Rfi – non fa parte delle proprietà comunali”. Nel corso del consiglio comunale il sindaco Felcaro ha informato che nei giorni scorsi si è incontrato a Roma coi vertici nazionali di Rfi, con cui è in corso un dialogo per risolvere la questione.
La minoranza consigliare di UpC sulla vicenda sottolinea: “Nel 2018 Rfi aveva invitato il Comune ad un incontro per chiarire aspetti proprio su quel manufatto senza però ottenere disponibilità”.

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