Braccio di ferro legale tra Rfi e Comune di Cormons sul cavalcaferrovia di via Judrio, chiuso al traffico da due anni e mezzo. Sul tema si è svolto un consiglio comunale straordinario richiesto dalle forze di minoranza: la vicenda nasce nel gennaio 2021 quando, a causa della caduta di alcuni calcinacci dal manufatto sovrastante la linea ferroviaria, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro emanava un’ordinanza urgente con cui veniva chiuso il sovrappasso e allo stesso tempo veniva chiesto a Rfi di svolgere lavori di messa in sicurezza del sito. Ordinanza contestata dinanzi al Tar dall’ente ferroviario: il Tribunale ha bocciato quattro dei sette punti dell’ordinanza ma ha confermato sia la scelta comunale di chiudere l’accesso al cavalcaferrovia, sia la richiesta a Rfi di effettuare i lavori di messa in sicurezza, svolti quindi per complessivi 201.000 euro dall’ente che chiesto ora al Comune nuovamente dinanzi al Tar di risarcire questa cifra. “L’attraversamento ferroviario – sottolinea l’amministrazione Felcaro, che si oppone alla richiesta di Rfi – non fa parte delle proprietà comunali”. Nel corso del consiglio comunale il sindaco Felcaro ha informato che nei giorni scorsi si è incontrato a Roma coi vertici nazionali di Rfi, con cui è in corso un dialogo per risolvere la questione.
La minoranza consigliare di UpC sulla vicenda sottolinea: “Nel 2018 Rfi aveva invitato il Comune ad un incontro per chiarire aspetti proprio su quel manufatto senza però ottenere disponibilità”.
Cormons, braccio di ferro sul cavalcaferrovia di via Judrio
E' chiuso da due anni e mezzo, contraddistinti da battaglie legali tra Comune e Rfi

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