Coronavirus: le richieste di Confesercenti Fvg alla Regione

Commercio, turismo e terziario
Redazione

Udine. Confersercenti Fvg, attraverso il suo direttore Alberto Cicuta, chiede interventi immediati e urgenti alla Regione Fvg, in grado di sostenere le attività economiche dei settori commercio, turismo e terziario colpite in maniera consistente dall’emergenza coronavirus.

Richieste che Confersercenti Fvg ha fatto avere alla Regione dopo la videoconferenza svoltasi nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 marzo.

“La maggior parte delle sigle – ha spiegato Cicuta – ha inteso proporre interventi in conto capitale e, pertanto compatibilmente con le risorse finanziarie regionali proponiamo, fermo restando che attualmente siamo solo in possesso delle bozze del decreto legge del 16 marzo 2020, per il settore del commercio e turismo avanziamo 9 linee di intervento a fondo perduto”.

1. Ristoro del 100% di 2 mensilità dei canoni di locazione passiva per le attività condotte in immobili diversi dalla classificazione catastale C/1 “negozi e botteghe”;

2. Ristoro del 40% di 2 mensilità dei canoni di locazione passiva per le attività condotte in immobili rientranti nella classificazione catastale C/1 “negozi e botteghe”, fermo restando che il decreto legge prevede credito di imposta pari al 60% del canone.

Eventualmente individuare ristoro del 100% anche per gli immobili condotti in categoria catastale C/1 qualora i fondi nazionali esauriscano;

3. Ristoro del 100% di 2 mensilità per le aziende condotte in affitto d’azienda al netto dell’eventuale canone di locazione indicato ai punti precedenti. Dette norma può applicarsi anche ai conduttori nei centri commerciali che adottano tale tipo di contratto;

4. Ristoro di mesi 2 delle spese energia elettrica e riscaldamento pari ai consumi medi anno 2019 per le attività alberghiere e di ristorazione;

5. 2 mensilità “nette” per i dipendenti in forza nel periodi successivi al 1 marzo 2020 e ancora in al 30 04 2020 stante lo slittamento del versamento delle ritenute e dei contributi previdenziali;

6. Ristoro del 100% delle spese sostenute e documentate (attraverso fatture analitiche che permettano l’individuazione dei prodotti deperibili) delle materie prime e prodotti deperibili in essere nelle attività di ristorazione, alberghiere, rosticcerie etc costrette alla chiusura dal DPCM; 7. 800 euro al mese a forfait per gli imprenditori senza dipendenti nel settore servizi e per gli agenti di commercio.

Detto importo a forfait per almeno deve essere pari a 2 mensilità;

8. Sostegno ai gestori rivendita di carburante quantificabile in nr 2 mensilità pari di importo analogo di cui al punto 6 stante la riduzione delle vendite di idrocarburi;

9. Vista la gratuità, stabilita dal Decreto del cdm a data odierna, della garanzia del fondo centrale di garanzia delle PMI per 9 mesi e l’incremento della garanzia all’80% in garanzia diretta e del 90% in riassicurazione, eliminare limiti dell’utilizzo della garanzia diretta previsti nella sezione speciale Fvg. Le risorse stanziate ai confidi regionali potrebbero essere meglio utilizzate per i ristori indicati ai punti precedenti.

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