Corteo contro il Cpr e le violenze dopo la morte di un ospite

Una colonna di fumo si alza dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. Benché spento quasi subito, il principio d’incendio è stata uno dei momenti di più alta tensione durante il c...
Ivan Bianchi
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Una colonna di fumo si alza dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. Benché spento quasi subito, il principio d’incendio è stata uno dei momenti di più alta tensione durante il corteo organizzato, in poco meno di un giorno, dall’assemblea No Cpr-No Frontiere. Il tutto è scaturito dalla notizia della morte di un ospite dell’ex caserma Polonio, un georgiano di circa vent’anni.

“Assassini”, questo lo slogan del corteo, che ha accusato le forze dell’ordine di violenza all’interno della struttura. Come per una settimana fa, nuovamente ci sono stati dei contatti con alcuni ospiti all’interno, mentre il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello, oltre a sottolineare come fossero preparati ad un eventuale tentativo di incendio, ricorda come il decesso non sia potuto avvenire come conseguenza delle violenze delle forze dell’ordine. In ogni caso, domani il garante delle persone trattenute visiterà il Cpr. La Procura di Gorizia, nel frattempo, ha aperto un fascicolo contro ignoti per fare il punto della situazione.

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