Un presunto pestaggio risalente allo scorso 20 aprile al Cpr di Gradisca d’Isonzo da parte di un gruppo di agenti in assetto antisommossa. E’ quanto denuncia di aver subito un cittadino ventisettenne marocchino. In un video diffuso dalla rete Mai più lager – No ai Cpr e rilanciato dal sito fanpage.it si vede lo stesso giovane che lamenta delle ferite alla schiena. Sul tema interviene la Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale, che sottolinea: “All’origine dei fatti pare ci sia stata una richiesta d’incontro con il proprio legale che il ragazzo aveva richiesto”. La Rete DASI parla inoltre di “pestaggio verso una persona inerme attuato con manganelli che hanno procurato rilevanti traumi fisici, ripresi nel video”.
Diversa la versione della Questura, con il vicequestore aggiunto Gianluca Greco che evidenzia: “Non ci sono immagini di poliziotti che picchiano, e le manganellate non procurano certo i segni che si vedono sulla schiena del giovane. La verità – continua – è che c’è stata una rivolta dentro il Cpr: è stato dato fuoco a vestiti, lenzuola, asciugamani, materassi, ed è stato lanciato di tutto contro i poliziotti. A testimonianza di come non abbiamo nulla da nascondere c’è il fatto che il Cpr di Gradisca sia l’unico in Italia in cui i telefonini restano a disposizione dei trattenuti, i quali peraltro possono così chiamare tranquillamente i propri legali”.
Sull’episodio l’Alleanza Verdi Sinistra preannuncia un’interrogazione parlamentare a firma di Nicola Fratoianni, mentre il consigliere regionale Furio Honsell chiederà al Consiglio regionale quali misure verranno prese affinché queste scene, scrive l’esponente di Open Sinistra Fvg, “non si ripetano più”.