Da lunedì 12 regioni in rosso. Dopo Natale, lockdown anche a Pasqua

Per il Friuli Venezia Giulia si prospetta un lungo periodo in zona rossa. Da lunedì scatteranno le due settimane all’insegna delle massime restrizioni. Ma potrebbe non finire qui. L&rsquo...
Alessandra Salvatori
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Dopo quello di Natale, lockdown anche per Pasqua. Il Governo blinda pure le prossime festività e così per il Friuli Venezia Giulia, dove da lunedì scatteranno le due settimane all’insegna delle massime restrizioni, si prospetta un lungo periodo in zona rossa.

Questa mattina esponenti dell’esecutivo Draghi hanno illustrato a Regioni ed Enti Locali le misure che intendono mettere in campo per contrastare l’avanzata del Covid. Dal 3 al 5 aprile tutta l’Italia sarà in zona rossa, ad eccezione delle regioni che si trovano in zona bianca, le regioni in zona bianca al momento solo la Sardegna. Dal 15 marzo al 6 aprile tutte le zone gialle verranno portate in arancione, e sarà più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le regioni con incidenza settimanale superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti verranno inserite nella fascia con le misure più severe, tramite ordinanza del ministro della Salute. Le regioni in arancione avranno la facoltà di portare aree del territorio in zona rossa, in caso di incidenza superiore ai 250 casi per 100mila abitanti in 7 giorni o se si riscontrerà una presenza di varianti che rende necessarie misure maggiormente restrittive.

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile nelle regioni in arancione è consentito in ambito comunale lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e nel limite di due persone ulteriori rispetto a quelle conviventi, oltre ai minori di 14 anni. Nelle giornate in zona rossa, comprese Pasqua e Pasquetta, è consentito, in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni.

Da lunedì 15 marzo, intanto, saranno in zona rossa 12 regioni italiane, tra le quali il Friuli Venezia Giulia.

Al confronto di questa mattina hanno preso parte i ministri agli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e alla Salute, Roberto Speranza, oltre ad Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, al friulano Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, e Franco Locatelli, presidente Consiglio superiore di sanità.

Le nuove misure saranno contenute nel decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri e che sostituisce il Dpcm in vigore dal 15 marzo al 6 aprile.

Brusaferro ha fatto sapere che a livello nazionale l’rt è salito a 1.16 e che si stanno sfiorando i 250 casi per centomila abitanti. In Friuli Venezia Giulia l’indice è a 1.39 e a livello regionale i casi negli ultimi setti giorni sono 397 ogni centomila abitanti.

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