Dati in riduzione, secondo Riccardi il Friuli Venezia Giulia è da giallo

"A meno che non si cambi qualche parametro di definizione nella classificazione, non vedo perché noi dovremmo con questi numeri andare in una zona diversa da quella gialla". Lo ha dichiarato a ...
Andrea Pierini

“A meno che non si cambi qualche parametro di definizione nella classificazione, non vedo perché noi dovremmo con questi numeri andare in una zona diversa da quella gialla”. Lo ha dichiarato a Telefriuli il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi sulle indiscrezioni circolate ieri su un possibile passaggio in arancione della regione.

I dati arrivati ieri sera sono tutti in riduzione – ha spiegato Riccardi –: Rt ha una punta più bassa di 0,74 avendo una media di 0,8 contro lo 0,94 della scorsa settimana”.

Nel dettaglio, nella bozza del report del Ministero della Salute relativo alla settimana dall’8 al 14 febbraio e aggiornata al 17 febbraio, tutti gli indicatori risultano in miglioramento: diminuiscono i numeri di casi sintomatici, dai 7.871 del precedente report ai 6.980 della settimana di riferimento; la percentuale di tamponi positivi, dal 10 al 7,8 per cento.

Calano anche i focolai attivi, da 1.140 a 820, e i nuovi focolai, da 349 a 268. Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva si riduce dal 38% al 34%; quello di Area medica dal 39% al 31%.

“Come di consuetudine – aggiunge Fedriga – attendiamo nella giornata di domani dall’Istituto superiore di Sanità
l’indicazione settimanale sul colore delle regioni. Tuttavia, analizzando i dati in nostro possesso con gli esperti che fanno parte della task force sul monitoraggio della pandemia in Friuli Venezia Giulia, l’ipotesi che la nostra regione resti zona gialla al momento è confermata”.

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