Vince la svolta civica di De Toni. Fontanini condizionato dalle ‘bronchiti’

Vince il cambiamento. L'ex rettore dell'Università di Udine conquista palazzo D'Aronco. E' l'unico capoluogo del Friuli Venezia Giulia in mano al centrosinistra. Fontanini: "Ci sono mancati 3 mila voti presi al primo turno"
Giancarlo Virgilio

Ribaltone a Udine. Alberto Felice De Toni ha conquistato al ballottaggio palazzo D’Aronco con il 52,85% dei voti. L’ex rettore è riuscito a far perdere la prima elezione a Pietro Fontanini. L’ex primo cittadino non aveva mai perso una sfida alle urne nella sua lunga carriera politica. La città, un po’ a sorpresa, ha scelto quindi il cambiamento e la discontinuità.

IL VOTO

L’affluenza finale ha visto presentarsi alle urne il 44 % degli aventi diritto. Degli 80mila e 650 elettori, hanno votato 35604 persone, mentre al primo turno erano stati 43505 (54%). 18576 le preferenze che hanno premiato De Toni, 16573 quelle affidate al candidato uscente.

LA SVOLTA CIVICA

Un gran colpo per il centrosinistra che, dopo 5 anni, riconquista nuovamente la guida di un capoluogo regionale. “Un risultato di misura, ma chiaro – ha riferito il nuovo sindaco al suo arrivo in piazza XX Settembre -. Mi ha telefonato Fontanini e mi ha fatto i complimenti. Gli ho riferito che cercherò di creare un clima di collaborazione in Consiglio comunale. E’ stata una battaglia vera, ma sempre corretta – puntualizza il neo eletto -. Abbiamo una grande opportunità di ripartire con grandi progetti, grazie alla competenza di tutti e all’intelligenza distribuita. Dedico la vittoria alla mia famiglia che in questi giorni mi ha visto poco in casa”.

De Toni ha riferito inoltre che chiederà quanto prima un incontro con Fedriga per lavorare insieme a tutte le istituzioni e le associazioni di categoria. “L’unione fa la forza. E ora iniziamo a lavorare”. Sulla vittoria del centro sinistra, l’ex rettore puntualizza la chiave di volta che ha portato la sua coalizione alla vittoria: “Io sono un candidato civico, come Marchiol. Il punto di svolta è stata un’alleanza e un progetto che parte dal civismo – ha riferito -. Abbiamo dimostrato che con pazienza ed equilibrio siamo riusciti a organizzare una coalizione ampia. Se ci spogliamo di ideologie e vecchi conflitti, possiamo costruire un grande futuro per la comunità”.

LA ‘BRONCHITE’ di FONTANINI

Comprensibilmente deluso lo sfidante perdente. “Spero che De Toni non stravolga il bilancio da 60 milioni di euro che avevamo previsto per il 2023 e mi auguro che l’80% dei progetti in cantiere programmati a Udine vengano rispettati. Purtroppo – ha spiegato il sindic uscente provando a motivare le cause della sconfitta- oltre alle mie bronchiti, diverse persone non sono tornate a votare per il ballottaggio e a noi sono mancati 3 mila voti che ci avevano premiati al primo turno”.

Ecco come sarà il Consiglio Comunale di Udine fino al 2028.

Sindaco: Alberto Felice De Toni

PD: Alessandro Venanzi, Eleonora Meloni, Anna Paola Peratoner, Carlo Giacomello, Rosi Toffano, Iacopo Cainero, Matteo Mansi, Giancarlo Ballotta, Margherita Susanna, Emma Ferrari, Stefano Gasparin, Chiara Gallo
LISTA DE TONI: Federico Pirone, Rita Nassimbeni, Paolo Ermano, Lorenzo Patti, Alessandro Vigna, Gea Arcella, Stefania Garlatti-Costa, Antonella Eloisa Gatta
AZIONE ITALIA VIVA: Andrea Zini, Pierenrico Scalettaris
ALLEANZA VERDI SINISTRA: Arianna Facchini, Andrea Di Lenardo

SPAZIO UDINE: Ivano Marchiol, Chiara Dazzan

L’opposizione

Fontanini (candidato perdente)

LEGA: Andrea Cunta, Alessandro Ciani, Francesca Laudicina
FDI: Luca Vidoni, Giovanni Govetto, Gianni Croatto, Antonio Pittioni
IDENTITA’ CIVICA: Loris Michelini, Michele Zanolla
FORZA ITALIA: Giovanni Barillari
LISTA FONTANINI: Giulia Manzan, Raffaella Palmisciano

LIBERI ELETTORI – IO AMO UDINE: Stefano Salmé

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