Deteneva uccelli abusivamente, cento euro di donazione e messa alla prova

La LAV: "Pena irrisoria"
Daniele Micheluz
loading...

E’ finito a giudizio l’uomo al quale durante l’edizione 2021 della Sagra dei Osei di Sacile, su intervento dei Carabinieri del Soarda, erano stati sequestrati 28 uccelli di specie selvatiche, che avevano anelli identificativi alterati o ne erano sprovvisti. Nel corso del processo celebrato a Pordenone, l’imputato per i reati di ricettazione, detenzione abusiva di uccelli particolarmente protetti e detenzione di fringillidi in numero superiore a cinque ha ottenuto la messa alla prova. Dovrà quindi versare 100 euro a un canile della zona, a titolo di risarcimento per il danno procurato e prestare servizio per quattro ore la settimana in una casa di riposo per un periodo di un anno, al termine del quale vedrà estinti i reati commessi. Una condanna che non è andata giù alla Lega antivivisezione.

“E’ una grande ingiustizia, purtroppo consentita in simili casi dal sistema giudiziario – afferma Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici – non è tollerabile che l’imputato dopo qualche ora passata in una casa di riposo possa avere l’opportunità di vedere cancellati i reati di cui è accusato senza alcuna conseguenza sul piano civile e penale”. Nel frattempo molti dei volatili, rimasti inizialmente nella disponibilità dell’uomo, sono morti e ne sono sopravvissuti solo 8, che sono stati liberati dell’Enpa di Trieste lo scoro marzo. Secondo la Lav i I 100 euro che l’uomo dovrà versare al canile sono una cifra irrisoria, una frazione del valore di solo uno dei 28 uccelli che deteneva illegalmente se fossero stati venduti al mercato nero. “Ci chiediamo quale effetto deterrente potrà mai avere un procedimento giudiziario che si conclude in questo modo – concludono gli esponenti dell’associazione analista -, nei confronti di persone che si renderanno responsabili di reati simili a quelli dell’odierno imputato”. 

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia