Di Maio: «Ritirare l’ambasciatore non aiuterà ad arrivare alla verità su Regeni»

“E’ necessario che l’ambasciatore italiano resti in Egitto. Ritirarlo non servirà ad arrivare alla verità su Giulio Regeni”. Lo ha detto il Ministro agli Affari e...
Isabella Gregoratto
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“E’ necessario che l’ambasciatore italiano resti in Egitto. Ritirarlo non servirà ad arrivare alla verità su Giulio Regeni”. Lo ha detto il Ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio, in audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del ricercatore friulano. “Riteniamo necessario coinvolgere costantemente al più alto livello le autorità del Cairo” sul caso, ma “è fuorviante credere che avere un nostro ambasciatore al Cairo significhi non perseguire la verità e viceversa è fuorviante pensare che ritirarlo sia necessario per arrivare alla verità”.

Di Maio ha riferito che tutto il Governo comprende il dolore della famiglia Regeni, ribadendo tuttavia come la presenza in Egitto del nostro diplomatico rientri nella strategia dell’esecutivo, anche “per chi come Patrick Zaky è ancora lì”.

“È giusto pretendere anche nella società civile la verità e questo è un altro strumento di pressione sulle autorità egiziane, italiane e europee, che devono a mio parere sentirsi coinvolte molto di più”, ha aggiunto di Maio.

Il ministro degli esteri ha quindi ricordato come quando è arrivato alla Farnesina le due Procure non avevano contatti da un anno. Ha poi parlato dell’incontro con la famiglia Regeni, in occasione della quale assicurò ai genitori di Giulio l’impegno a voler far riprendere i contatti tra le procure. “Crediamo che l’azione del corpo diplomatico – ha detto – stia producendo questo processo che non è nato dal nulla”.

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