Dichiarazione dei redditi usata come cartina di tornasole nei confronti di un uomo, già noto alle forze dell’ordine per la sua spiccata pericolosità sociale tra il 1999 e il 2010. Le fiamme gialle hanno confiscato 600 mila euro ad un triestino, condannato in passato per usura e abituato a vivere con i proventi delle sue attività delittuose. Gli accertamenti di carattere economico-finanziario hanno portato alla luce un’evidente sproporzione tra il reddito dichiarato dall’uomo e quello effettivamente percepito, oltre a un complesso disegno criminoso fondato su intestazioni fittizie di polizze vita, conti correnti e libretti di risparmio al proprio figlio, al fine di dissimulare l’effettiva e illecita disponibilità finanziaria, pur mantenendone di fatto la disponibilità indiretta. La misura di prevenzione patrimoniale è scattata nell’ambito dell’operazione Moulin Rouge del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Gdf di Trieste a seguito di un provvedimento emesso dalla Sezione Penale del Tribunale.
L’operazione è stata eseguita su delega del Procuratore della Repubblica di Trieste Carlo Mastelloni e del Sostituto Matteo Tripani, autore dell’articolata inchiesta –