Dichiarazioni non condivise, Martines: «Basta usare l’Anci a scopi politici»

Il vicepresidente dell'Anci bacchetta il presidente Favot
Redazione

Dopo le esternazioni rese ieri alla stampa da Dorino Favont, sindaco di Prata di Pordenone e presidente dell’Anci Fvg, Francesco Martines, vicepresidente dell’associazione e sindaco di Palmanova, rende pubblici i malumori all’interno dell’associazione che rappresenta i 215 Comuni del Fvg. Qui di seguito le sue dichiarazioni. 

“Rimango stupito da come il Presidente ANCI regionale posso fare certe affermazioni senza consultare o informare gli organi dell’associazione da lui diretta, limitandosi a supportare le istanze dei comuni capoluogo con l’aggiunta di Monfalcone. Invito Dorino Favot a riflettere perché così facendo fa solo da portavoce a Fedriga senza rappresentare tutte le diverse sensibilità dei comuni regionali”.
Questo il chiaro messaggio del Vicepresidente ANCI regionale, nonchè Sindaco di Palmanova Francesco Martines dopo le affermazioni, riportate sulla stampa, con le quali il Presidente regionale ANCI critica le misure adottate dal Governo nel contenimento della pandemia da covid 19.
Non è la prima volta che succede. Se nelle prime occasioni mi sono limitato a chiedere la convocazione dell’Associazione, cercando di mantenere il dibattito all’interno e non far trapelare che c’erano dei contrasti, ora, con il ripetersi della situazione, sono costretto a farlo pubblicamente. Già in altra occasione ho ricevuto le scuse per il suo comportamento da Favot, ma ora mi vedo costretto nuovamente a chiedere una riflessione interna. L’ANCI, sindacato dei comuni, rappresenta oltre 200 territori e non solo i cinque più popolosi e schierati politicamente con la maggioranza regionale.
Serve responsabilità, analisi, capacità di condividere o criticare a seconda delle situazioni e, in ogni caso, quando si assumono certe posizioni contro un ente superiore come Governo o Regione, è meglio e più utile condividere con gli organismi dell’associazione.
L’ANCI non è un organo politico, cerchiamo quindi di non assumere posizioni e fare dichiarazioni che snaturano la funzione dell’Associazione e che la portano a svolgere un ruolo di palese subalternità a chi governa. Non fa bene creare tensioni non necessarie, in un momento in cui ognuno di noi sindaci è impegnato su tanti fronti a sostegno di situazioni difficili e drammatiche per i nostri cittadini”.

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