Sono 15 mila in Fvg i dimenticati dalle istituzioni: sono i lavoratori agricoli che nella maggior parte dei casi sono stagionali come gli operatori del turismo. Per loro non sono previsti aiuti di alcun tipo e non rientrano nella normativa della cassa integrazione in deroga. Tra l’altro sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro anche nel decreto sostegni.
I maggiormente discriminati sono quanti prestano la loro opera negli agriturismi e nel settore del florovivaismo e rischiano di rimanere senza un minimo di reddito.
“E’ giusto far sentire la loro voce – spiega Stefano Gobbo della Flai Cisl annunciando per sabato una manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Udine che fa seguito a quella nazionale del 31 marzo- . Tra le richieste che saranno annunciate nell’occasione figurano il bonus per gli stagionali e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi, tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali e il riconoscimento di una Cassa Integrazione stabile anche per i pescatori. L’agricoltura è il settore rifugio di molti giovani in cerca di prima occupazione- conclude Gobbo- che purtroppo in questo momento sta lasciando a casa troppe persone senza reddito”.