Terminati gli esami di Stato, un’ampia percentuale dei diplomati tecnici superiori ha già un lavoro che li aspetta, mentre gli altri stanno valutando varie proposte provenienti dalla principali industrie del settore di studi. Quest’anno sono 122 i nuovi Tecnici superiori MITS che hanno concluso l’esame di stato dei corsi biennali post-diploma del biennio 2019/2021 e che, grazie alle loro competenze rispondenti ai fabbisogni espressi dalle aziende del Fvg, sono pronti a ridurre il disallineamento tra ricerca e offerta di figure professionali da tempo lamentato dalla aziende del territorio come freno all’innovazione 4.0. La commissione d’esame, presieduta da docenti universitari nominati dal ministero dell’Istruzione, hanno verificato la preparazione dei giovani candidati dall’età media inferiore a 23 anni, attraverso tre diverse prove, l’ultima delle quali la discussione del project work supportata dalla presentazione di reali prototipi, alcuni dei quali “segretati” dall’azienda nella quale i candidati hanno svolto i periodi di stage: il 28 per cento dei Tecnici superiori ha conseguito voti di eccellenza (19 candidati hanno ottenuto la votazione di 100/100 e altri 14 hanno centrato il massimo obiettivo di cento e lode), con una media di valutazione pari a 90 per cento.
«Sono risultati che ci rendono orgogliosi – ha commentato la vicepresidente della Fondazione MITS, Paola Perabò – e che danno atto della qualità delle scelte strategiche del MITS nel periodo inatteso e difficile della pandemia Covid: investimenti nelle dotazioni didattiche personali dei singoli corsisti, che ricevono in utilizzo pc ad alte prestazioni e kit di attrezzature; potenziamento dei laboratori grazie a preziose sinergie con la Regione Fvg, aziende private ed enti del territorio che hanno consentito di allestire sezioni laboratoriali con caratteristiche industriali in ambito robotica, automazione e stampa 3D; sperimentazioni didattiche innovative per lo sviluppo dei lavori di ricerca finali d’esame; costituzione di uno staff di professionisti che hanno valorizzato l’approccio duale alla costruzione delle conoscenze e competenze».
La maggior parte dei Tecnici superiori del settore meccatronico ha maturato competenze nei settori più avanzati dell’automazione, robotica, additive manufacturing (stampa 3D), che sono state certificate anche da enti esterni, spesso leader a livello mondiale nell’ambito della certificazione delle competenze tecniche. Altri per il settore aeronautico hanno superato gli esami teorici previsti dai regolamenti europei riconosciuti dall’Ente nazionale aviazione civile (Enac) per essere abilitati a esercitare in futuro la loro professione nelle aziende di manutenzione aeronautica oltre a conseguire attestati di competenze in ambito avionico. Ma al di là dello specifico settore di specializzazione di V livello EQF, moltissimi di loro hanno già firmato i contratti di assunzione, spesso potendo scegliere tra diverse proposte, o hanno già in mano proposte di lavoro che attendono di essere sottoscritte tra le parti. I dati Indire riferiti al 2019 attestano che la percentuale dei corsisti MITS del Fvg che hanno trovato lavoro per il settore meccatronico è stata dell’86%, superiore alla percentuale media in Italia nello stesso settore. Alcuni di loro, pari al 5 per cento dei diplomati stessi ha deciso di far crescere ulteriormente le proprie competenze decidendo di proseguire gli studi universitari, anche in considerazione dei crediti formativi (cfu) riconosciuti dall’università di Udine per alcuni percorsi di laurea. Infine, per il biennio 2021/23 l’offerta formativa del MITS si arricchirà di percorsi nell’ambito Agro tech specialist e Energy specialist, che si affiancheranno ai corsi “core” del MITS per l’industria meccatronica e aeronautica: risposte formative a specifiche richieste delle aziende, che il MITS ha co- progettato con le stesse. Le prossime prove di ammissione si terranno a settembre 2021.