Migliaia di metri cubi di rifiuti di materiali plastici in completo stato di abbandono sono stati trovati nei giorni scorsi nel piazzale e all’interno di un capannone ad Aiello del Friuli. Ad individuare il materiale sono stati nei giorni scorsi i Forestali regionali del Noava, il Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale. Nel capannone fino al 2005 si svolgeva attività di trattamento rifiuti costituiti da materiali plastici destinati ad altre attività produttive. Proprio nel 2005, un intervento dei Carabinieri del Noe aveva riscontrato diverse violazioni alle normative ambientali in materia di rifiuti e, per questo, i titolari dell’impianto erano stati denunciati alla Procura della Repubblica.
Contestualmente erano stati sequestrati capannone e materiale stoccato. Nel 2008 il capannone è stato dissequestrato.
I titolari avrebbero dovuto asportare i rifiuti e conferirli in un impianto autorizzato. Ma nulla è stato fatto. Con il risultato che oggi l’area è in totale stato di degrado e i rifiuti non possono essere recuperati. A complicare la situazione ci sono anche le ampie rotture di parti delle coperture in eternit del capannone. Dai documenti acquisiti dal Noava è stato anche accertato che da molti anni comitati di cittadini e Comune stesso interessano le amministrazioni e le autorità competenti per trovare una soluzione, senza che una soluzione sia stata trovata. Il Noava ha inviato una dettagliata relazione alla Procura della Repubblica di Udine, alla Regione, al Comune di Aiello, al Prefetto di Udine e ad Arpa Fvg.