Macchine accese e 29 persone, tra operai e tecnici, già al lavoro. Le lancette della Solari sono tornate a muoversi e a scandire il tempo in Carnia, come hanno sempre negli ultimi 296 anni. L’azienda di Pesariis ha infatti ripreso l’attività dopo il crollo della copertura che si è verificato il 3 gennaio nello stabilimento di Prato Carnico, quando il tetto dell’immobile ha ceduto a causa delle abbondanti nevicate che hanno investito Alpi e Prealpi durante i primi giorni dell’anno.
MA se le maestranze sono potute tornare ai lori posti di lavoro, lo hanno potuto fare perchè hanno potuto trasferire in poco tempo tecnologia e linee produttive in un capannone dismesso presente ad Ovaro, che la Comunità della Motagna della Carnia ha messo a disposizione della storica azienda di orologi della Val Pesarina.
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Ente montano Francesco Brollo, oggi in visita insieme alla prima cittadina di Prato Carnico, Erica Gonano, al presidente della Solari Massimo Paniccia e al responsabile logistico Alessandro Domeneghetti.
“Si tratta di un record realizzato grazie alla volontà dell’azienda e dei lavoratori di riprendere subito – ha spiegato il primo cittadino di Tolmezzo -. Come Comunità di Montagna della Carnia abbiamo assecondato questo desiderio – di concerto col Comune – dando loro un luogo per farlo”. “La solari l’ho conosciuta da bambino, quando dava il tempo ai treni producendo gli orologi delle stazioni – ricorda Brollo-. Ora dà loro anche la luce, realizzando i led dei freccia bianca e freccia rossa”.