Dopo le cosce delle ragazze, don Alberto attacca Greta ‘l’autistica’

Nuovo anatema del parroco di Resia. "Non sarà la lotta per il clima a salvare il mondo, saranno Gesù e le nostre rogatorie"
Giancarlo Virgilio

E’ polemica in Friuli per il nuovo anatema scritto da don Alberto, il parroco di Resia. Dopo il caso sollevato a gennaio, quando paragonò le gambe scosciate delle sue giovani fedeli ai prosciutti di San Daniele, il prete 31enne ha attaccato la battaglia ambientalista sostenuta da Greta Thunberg e da milioni di giovani in tutto il mondo. Un punto di vista diametralmente opposto a quello di Papa Francesco che proprio poche settimane fa aveva esortato la 16enne svedese ad andare avanti con le sue manifestazioni. Nell’ultimo foglio parrocchiale il prelato ha infatti minimizzato il pericolo del surriscaldamento globale spiegando che gli unici risultati tangibili si possano avere solamente pregando il Signore.

Queste alcune delle frasi di maggiore rilievo, in basso il testo integrale.

“Non sarà Greta a salvare il mondo, anche perché non possiamo credere ciecamente ai catastrofismi dei cambiamenti climatici. La scienza ci dice che i climi cambiano da un decennio all’altro. Non si può dire che stiamo bollendo (il termine è riferito al surriscaldamento globale). Non sarà la lotta per il clima a salvare il mondo, sarà Gesù Cristo, la fede in lui. O forse dovremmo andare tutti in Svezia a prendere lezioni su come salvare l’ambiente con le marce, le manifestazioni, le conferenze, i libri? Ci vuole preghiera e ci vuole fede”.

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia