Dragaggi nella laguna di Grado e Marano, proseguono gli incontri per superare l’intreccio normativo

"I dragaggi sono indispensabili per l'economia e il turismo della nostra regione, una questione che sta a cuore all'Amministrazione regionale che ha già approvato le delibere necessarie e alloc...
Isabella Gregoratto
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“I dragaggi sono indispensabili per l’economia e il turismo della nostra regione, una questione che sta a cuore all’Amministrazione regionale che ha già approvato le delibere necessarie e allocato ingenti risorse per realizzare i lavori. Davanti ad interpretazioni legislative diverse di differenti organi dello Stato, sulle regole di ingaggio per intervenire sulla laguna di Grado e Marano, diventano dirimenti i chiarimenti normativi e, in quest’ottica, auspico che il protocollo di intesa predisposto possa essere un elemento concreto per contribuire a sbloccare la situazione”. Lo ha indicato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, durante l’incontro con i prefetti di Gorizia, Raffaele Ricciardi, e di Udine Massimo Marchesiello, i sindaci e gli operatori di settore, nell’auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine.

Nel corso del confronto, l’esponente della Giunta Fedriga ha rimarcato “la volontà politica di andare a fondo alla questione e la necessità di una condivisione per trovare una soluzione rapida ed efficace: dobbiamo lavorare tutti assieme nelle rispettive competenze per giungere all’obiettivo del beneficio pubblico di queste operazioni. Abbiamo risolto situazioni che sembravano fossilizzate e insuperabili, si veda ad esempio la riconversione della Ferriera di Servola e l’accordo di programma Caffaro-Torviscosa, e anche in questo caso procediamo con il nostro modus operandi lavorando su più livelli istituzionali”.

La riunione, che fa seguito ai due precedenti incontri istituzionali, si è focalizzata sull‘iter che la Regione Fvg persegue per procedere con l’escavo dei canali della laguna di Grado e Marano e, attraverso la voce dei tecnici, ha tracciato il quadro delle complessità, evidenziando la presenza di regole ancora poco chiare a partire dalle divergenze nel considerare la laguna, mare, o nel non considerarla tale, una differenza sostanziale in base alla quale si possono o meno fare delle progettazioni. “L’incontro odierno organizzato di concerto con le prefetture di Udine e Gorizia prosegue l’iter affinché si possa fare squadra per portare a termine l’annoso problema dei dragaggi – ha detto Scoccimarro -. Il coinvolgimento e la collaborazione di tutti, nel rispetto delle proprie posizioni e ruoli, è fondamentale per superare le criticità. Il protocollo di intesa va in questa direzione ed è il frutto di un percorso con il quale abbiamo coinvolto diversi livelli istituzionali per stabilire una strada comune sui dragaggi“.

I prefetti presenti hanno sottolineato l’impegno a farsi promotori con gli organi competenti, anche presso l’avvocatura di Stato che potrebbe essere un elemento dirimente per sciogliere l’intreccio normativo su una questione che non è solo di natura industriale ma anche ambientale.

Dopo l’incontro con i sottosegretari all’Ambiente e con il procuratore generale Dario Grohmann, sono previsti, nelle prossime settimane, come ha informato Scoccimarro, gli incontri dell’assessore con i procuratori di Gorizia, Trieste e Pordenone.

Nell’esprimere soddisfazione su come la Regione stia affrontando la questione, Anna Mareschi Danieli presidente di Confindustria Udine, ha sottolineato la necessità di continuare a sensibilizzare sul tema evidenziando anche l’importanza di sbloccare la situazione per garantire i potenziali sviluppi di Porto Nogaro che per posizione geografica rappresenta la via di ingresso e di uscita delle merci prodotte nella zona di sviluppo industriale del Friuli Venezia Giulia.

L’incontro ha dato voce anche ai rappresentanti dei territori presenti all’incontro e interessati alla tematica: dal sindaco di Marano Lagunare, Mauro Popesso, a quello di Grado Dario Raugna fino al vicesindaco di Lignano Sabbiadoro Alessandro Marosa e al primo cittadino di Terzo d’Aquileia Giosualdo Quaini.

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