Draghi: «I cittadini saranno informati in anticipo su ogni cambiamento delle regole»

Oggi Mario Draghi chiede la fiducia in Senato: ha iniziato a parlare in aula poco dopo le 10, per delineare il suo programma ed indicare le priorità, dall’emergenza sanitaria al recovery ...
Alessandra Salvatori

Oggi Mario Draghi chiede la fiducia in Senato: ha iniziato a parlare in aula poco dopo le 10, per delineare il suo programma ed indicare le priorità, dall’emergenza sanitaria al recovery plan. “Il primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti io per primo” ha detto Draghi. “Nostro dovere è combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare le vite dei cittadini: una trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti”. Draghi ha evidenziato come proprio nel commosso ricordo delle vittime della pandemia cresce l’impegno del Governo.

Il premier ha poi rivolto un pensiero a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato. “Ci impegniamo a fare di tutto perché possano tornare, nel più breve tempo possibile nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni”, ha detto.

Poi un passaggio su una delle questioni maggiormente dibattute: lo scarso anticipo con il quale fino ad oggi sono stati comunicati i nuovi provvedimenti restrittivi: Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole” ha fatto sapere Draghi.

Quindi un passaggio politico. “Si è detto che questo governo si è reso necessario per il fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità”. Quindi Draghi ha ringraziato il suo predecessore Giuseppe Conte.

“Sostenere questo governo – ha quindi detto Draghi – significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro, la prospettiva di un’Unione Europea sempre più integrata”. “Dobbiamo essere orgogliosi – ha aggiunto – del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea. Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia. Quindi una sorta di appello rivolto ai cittadini: “Dobbiamo essere più orgogliosi, più giusti e più generosi nei confronti del nostro Paese. E riconoscere i tanti primati, la profonda ricchezza del nostro capitale sociale, del nostro volontariato, che altri ci invidiano”.

Il Presidente del Consiglio ha quindi affrontato il tema dell’istruzione. “Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno”.

Draghi ha affrontato anche la questione del piano vaccinale. “Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari – ha detto. Dobbiamo rendere possibili le vaccinazioni in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private”. “La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuire” il vaccino “rapidamente ed efficientemente”.

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