Droga e cellulari in carcere, arresti anche in FVG

Redazione
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Droga e telefonini, nascosti in involucri di patatine, pannolini per bambini, succhi di frutta poi cestinati e successivamente ‘recuperati’, entravano nel carcere di Augusta nel Siracusano.

C’è anche il Friuli Venezia Giulia, e in particolare la provincia di Udine, nell’inchiesta Alcatraz della Dda della Procura di Catania che ritiene di avere sgominato un’organizzazione dedita al traffico di hashish nell’istituto penitenziario con l’arresto di undici persone.

I finanzieri della tenenza di San Giorgio di Nogaro condotto in carcere Michele Ferrante, 61 anni, siciliano ma domiciliato a Fiumicello per motivi di lavoro.

E’ il padre del detenuto Ignazio Ferrante, mente e coordinatore del sodalizio, che, grazie alla funzione di addetto alle pulizie, aveva il compito di recuperare droga e telefoni dai cestini per poi consegnarli a chi, materialmente, si occupava del loro smistamento all’interno del penitenziario.

Michele Ferrante, accusato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aveva il compito di trasportare la droga sino al carcere di Augusta e, quando poteva accedere al penitenziario, di gettarla nei cestini. Operazioni che avrebbe svolto ripetutamente per sei-otto mesi.

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