Droga a Udine, una condanna e 8 rinvii a giudizio

Gli esiti sullo spaccio contrastato nel 2019 sul colle del Castello e nell'ex caserma Piave
Hubert Londero

Una condanna, 8 rinvii a giudizio e 5 assoluzioni. E’ il bilancio di un’udienza del gup di Udine Carlotta Silva riguardante lo spaccio di droga in città nel 2019, in particolare sul colle del Castello e all’ex caserma Piave. A essere condannato a due anni di reclusione con il rito abbreviato è stato un 45enne di Basiliano, riconosciuto colpevole di aver acquistato 15 chilogrammi di hashish a Mestre destinati alla piazza udinese e di aver partecipato al trasporto di alcuni migranti irregolari al confine italo-sloveno.

I rinvii a giudizio riguardano soprattutto lo spaccio di eroina e hashish, in un caso a un minorenne. Si tratta di 7 stranieri, pakistani e afghani, e di un italiano residente a Roma, che avrebbe messo a disposizione la propria auto per l’acquisto di 5 chili di hashish a Mestre. Il carico fu intercettato a Codroipo il 1 settembre 2019. Nei guai anche un traduttore afghgano.

L’uomo, al quale era stato chiesto di tradurre alcune intercettazioni, avrebbe avvertito gli indagati che i loro cellulari erano sotto controllo.

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