Duino Aurisina, scuola Šček: si cercano soluzioni per la sicurezza / VIDEO

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Redazione

Duino Aurisina – Garantire la sicurezza per i bambini, gli insegnanti e il personale della scuola primaria V. Šček di Aurisina, è questo l’obiettivo dell’Amministrazione Pallotta alla luce dei problemi strutturali dello stabile che stanno venendo evidenziati dall’indagine in corso. Se ne è parlato durante l’ultima riunione della III Commissione Permanente, presieduta dalla Consigliera D’Errico, durante la quale il Sindaco Pallotta e gli Assessori all’Istruzione Battista e ai Lavori Pubblici e Patrimonio Pipan hanno illustrato la situazione.

“Lo stabile presenta importanti problemi strutturali di tenuta statica oltre che sismica – spiegano Pipan e Battista – l’indagine, lunga e complessa, che l’ingegnere strutturista sta conducendo sta per arrivare a conclusione ma già le relazioni preliminari evidenziano l’esigenza improcrastinabile di evacuare l’edificio e studiare soluzioni per l’immediato e per il futuro”.

Lo stabile di Aurisina accoglie 30 bambini della primaria Šček e due classi della scuola secondaria Gruden.

L’Amministrazione sta valutando di trovare collocazione per queste classi in una diversa struttura, al vaglio la Scuola S. Gruden di San Pelagio o quella di Santa Croce, soluzione questa per la quale sarebbe necessario un confronto con il Comune di Trieste. Le due classi della scuola media verranno spostate nella sede naturale della Gruden ad Aurisina.

Spostare temporaneamente le classi

“Spostare temporaneamente le classi non significa assolutamente chiudere la scuola – precisano Battista e Pipan – l’obiettivo nel medio termine è capire se la ristrutturazione sia praticabile oppure se orientarsi verso la realizzazione di un nuovo polo scolastico. Stiamo studiando diverse ipotesi sia logistiche che di finanziamento, il confronto con il Demanio, proprietario attuale della struttura e del terreno della scuola Šček, ma anche con la Regione, il Provveditorato agli studi e i nostri uffici è già in corso con l’obiettivo di dare ai nostri ragazzi, ai loro insegnanti e al personale una scuola nuova, moderna e sicura”.

L’amministrazione ha già ritenuto impraticabili alcune proposte avanzate dai consiglieri di opposizione durante la commissione: “L’idea – continuano Battista e Pipan – di utilizzare moduli abitativi, che ricordano dei container, collocandoli nel parcheggio della scuola non è accoglibile, mancherebbero tutte le strutture accessorie – come mensa, sala professori, palestra, spazi comuni – non sarebbero confortevoli durante i mesi invernali e inoltre non sarebbero nemmeno a distanza di sicurezza in caso di crollo dello stabile. Inaccettabile inoltre la proposta di riconvertire il Centro Educativo Occupazione di Malchina, quella struttura è a disposizione di soggetti fragili e affetti da disabilità, e a loro rimarrà”.

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