E’ tornata l’acqua nel fossato dei Bastioni di Palmanova

“Sono davvero soddisfatto che si sia trovata subito una soluzione adeguata. Di questo devo rendere merito all’impegno dei vertici e dei tecnici del Consorzio di Bonifica Pianura Friul...
Redazione

“Sono davvero soddisfatto che si sia trovata subito una soluzione adeguata. Di questo devo rendere merito all’impegno dei vertici e dei tecnici del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, così il Sindaco di Palmanova Francesco Martines, al termine della riunione che ha permesso di risolvere il temporaneo problema di approvvigionamento idrico al fossato che circonda le mura della Fortezza di Palmanova. Già da questo pomeriggio l’acqua ritornerà a scorrere, permettendo di ristabilire l’habitat naturale preesistente.
All’incontro erano presenti, oltre al primo cittadino di Palmanova, anche il Direttore Generale Armando Di Nardo, il Direttore Generale aggiunto Stefano Bongiovanni e il responsabile Manutenzione e gestione del territorio Massimo Ventulini.
Nonostante gli obblighi di natura tecnica che hanno portato alla doppia chiusura della Roggia di Palma (direzione Udine) e dal canale che arriva da Gonars, canali che riversano le loro acque e alimentano il fossato, si è cercata e trovata una soluzione tecnica alternativa e operativamente realizzabile fin da subito.
“Abbiamo raccolto prontamente le esigenze ambientali riferite dal Comune di Palmanova e il flusso d’acqua è tornato a fluire nei canali e nei fossati. Le asciutte contemporanee dei due canali si sono rese necessarie per lavori essenziali soprattutto per il servizio irriguo, che impone fin dal mese di marzo di rilasciare l’acqua per eventuale emergenza antibrina e la irrigazione anticipata”, commenta la presidente del Consorzio, Rosanna Clocchiatti.
“Ringrazio la sensibilità e la prontezza del Consorzio. Nonostante non ci sia, da parte loro, un obbligo giuridico di mantenimento del flusso d’acqua durante tutto il corso dell’anno, hanno compreso quanto sia importate per una città UNESCO come Palmanova, godere di quell’ecosistema che si è andato a formare in questi ultimi anni. Flora e fauna che hanno dato vita ad un polmone verde unico e che è nostro dovere proteggere”, conclude il Sindaco Martines.

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