Un limite massimo di 200 litri di acqua al giorno per i pozzi artesiani e taglio dei rilasci di acqua obbligatori verso valle per andare incontro alle esigenze irrigue dell’agricoltura. Sono questi i punti principali dell’ordinanza che il presidente della Regione Massimiliani Fedriga ha firmato oggi per far fronte all’emergenza idrica che sta colpendo anche il Friuli Venezia Giulia. Contemporaneamente partirà anche una campagna di sensibilizzazione verso la popolazione e un appello all’uso responsabile dell’acqua. La Forestale monitorerà anche i fiumi e in caso di necessità, anche con il supporto della Protezione Civile, metterà in sicurezza la fauna ittica. Il decreto stabilisce una deroga alla norma in vigore che prevede un deflusso minimo vitale di acqua all’interno dei fiumi, stabilendo che questa quantità possa giungere, in alcuni casi, anche ad un valore pari a zero. Ciò può avvenire a valle della presa di Zompitta, consentendo così di continuare ad alimentare il sistema delle rogge di Udine, Palma e Cividina. Stessa cosa è consentita anche sull’asta del fiume Isonzo. Inoltre viene consentita la deroga per arrivare a rilasci anche pari a zero a valle dell’invaso di Ravedis e dello sbarramento di Ponte Maraldi, allo scopo di garantire una maggior quantità d’acqua negli invasi a disposizione del Consorzio di bonifica Cellina Meduna con i quali consentire l’irrigazione delle vegetazioni agricole.
Ecco l'ordinanza antisprechi per salvare l'acqua in Friuli Venezia Giulia
Firmata dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Prevede diverse limitazioni e consigli
23 giugno 2022
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