Ombre cinesi su Electrolux, ipotesi occupazione

Oggi l'azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Porcia dal 18 al 29 maggio
Daniele Micheluz
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Il futuro di Electrolux si tinge sempre più di nero e cresce la preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento di Porcia. Oggi l’azienda ha comunicato ai lavoratori la chiusura della fabbrica, con relativa cassa integrazione, dal 18 al 29 maggio, mese nerissimo che ha visto gli operai in turno per sole 50 ore. La produzione è ai mini storici, in tutti gli stabilimenti italiani, e a questo si aggiungono e le voci insistenti di una possibile cessione della multinazionale svedese al gruppo cinese Midea, All’esterno della fabbrica friulana sono in molti a esprimere perplessità. C’è chi chiede certezze e attende un segnale dell’azienda e chi chiama in causa la politica, affinché venga impedito che le conoscenze e le tecnologie nate a Pordenone passino in mano cinese. Tanti poi i timori per l’imminente futuro. Le Rsu stanno tirando le fila e non escludono, se la situazione dovesse precipitare, di occupare la fabbrica come già accade nel 2014 quando la sopravvivenza dello stabilimento di Porcia era a rischio. 

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