Salti mortali per mamma e papà: ad aprile 12 giorni di scuola alle primarie

A Udine i giorni potrebbero scendere a 10 in caso di ballottaggio. Genitori costretti a prendere ferie. Mercoledì in Prefettura a Udine si deciderà sulla chiusura degli istituti in città per l’adunata degli alpini di maggio
Alexis Sabot
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Servizio video di Alessandra Salvatori e Alexi Sabot

Tra festività, ponti ed elezioni, calendario alla mano, il prossimo mese di aprile gli studenti delle scuole primarie della Regione in cui saranno allestiti seggi elettorali saranno in classe solo 12 giorni su 30. Che scenderanno a 10 a Udine e Sacile, nel caso in cui servisse il turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco. A risentirne la didattica, ma anche l’organizzazione familiare, con i genitori costretti a ricorrere a nonni, baby sitter o ad alternarsi nelle ferie per la gestione dei figli.
Crescono disagio e disappunto di mamme e papà, che mal digeriscono, in particolare, lo stop alle lezioni imposto per allestimento e smantellamento dei seggi elettorali. Il primo già a inizio anno scolastico, per le politiche del 25 settembre.
Lunedì 3 e martedì 4 scuole chiuse per le regionali e comunali, mercoledì 5 si tornerà sui banchi (ma c’è da chiedersi in quanti effettivamente lo faranno), poi da giovedì 6 e fino a martedì 11 aprile compreso niente lezioni per le festività pasquali. Per il 25 aprile, con il ponte di lunedì 24, altri due giorni a casa da scuola.
A Udine e Sacile per le amministrative potrebbe inoltre esserci il ballottaggio, già fissato per domenica 16 e lunedì 17 aprile.
Così si torna a parlare dell’individuazione di spazi alternativi alle aule scolastiche per l’allestimento dei seggi, così da garantire oltre al diritto di voto anche il diritto allo studio. Per il 2 e 3 aprile non se ne farà nulla. Ma l’auspicio di genitori e dirigenti è che la politica si faccia carico della questione per il futuro.
In occasione delle amministrative del 3 e 4 ottobre del 2021, che interessarono 38 comuni del Friuli Venezia Giulia, 9 municipi (Pordenone, Erto e Casso, San Quirino, Vivaro, Latisana, Ronchis, Sauris, Torviscosa e Porpetto) comunicarono alla Prefettura l’interesse a spostare i seggi elettorali in sedi alternative, in particolare palestre e uffici comunali, approfittando dei due milioni di euro di incentivi stanziati dall’allora Governo Draghi. Quelli erano i tempi delle lezioni a singhiozzo causa pandemia. Oggi lo stop and go è determinato dalle scadenze elettorali.
E a proposito di sospensione, mercoledì prossimo il vertice convocato in Prefettura a Udine dovrebbe sancire in maniera definitiva la chiusura delle scuole a Udine in occasione dell’adunata degli alpini di maggio.

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