Nella nottata di venerdì 12 luglio, i Carabinieri della Stazione di Trieste Scorcola sono intervenuti presso l’abitazione di S.A. a seguito di una richiesta al 112 con la quale era stato segnalato un acceso litigio tra quest’ultimo e la moglie. S.A., già noto alle Forze dell’Ordine in quanto agli arresti domiciliari, avrebbe dovuto attenersi a una serie di prescrizioni impartite dal Tribunale di Sorveglianza di Trieste, tra le quali, anche quelle di non fare uso di sostanze stupefacenti e non detenere armi di nessun genere.
Già nel mese di giugno, infatti, era stato diffidato a adeguare la propria condotta a quanto disposto dal Tribunale dal momento che, alcuni controlli tossicologici, avevano fatto emergere un reiterato utilizzo di sostanze stupefacenti.
Giunti in casa, i Militari dopo aver verificato che non vi fossero conseguenze a seguito della discussione, vi rinvenivano un vero e proprio arsenale tra armi bianche e da fuoco: una pistola scacciacani, una pistola tipo seconda guerra mondiale non funzionante, una baionetta con lama in acciaio, ben undici pugnali, due maceti e un tirapugni con estremità a taglio che gli uomini dell’Arma hanno provveduto a sequestrare.
Per l’uomo è scattato l’arresto dovuto all’aggravamento della misura detentiva con conseguente traduzione al Coroneo a disposizione della competente Autorità