Evento sovranista in castello, il Pd: «Appoggio negato all’Anpi, elargito ad un antiliberale»

Sabato 15 giugno alle 16.30, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, in Piazzale Patria del Friuli, si terrà un convegno dal titolo “Identitas: uguali ma diversi” che affro...
Giancarlo Virgilio

Sabato 15 giugno alle 16.30, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, in Piazzale Patria del Friuli, si terrà un convegno dal titolo “Identitas: uguali ma diversi” che affronterà il tema dell’identità (territoriale, culturale, antropologico, nel suo rapporto con la tradizione, con i costumi, con la società, con la lingua, ma anche nella sua dimensione familiare, sessuale, psicologica). L’evento, patrocinato e promosso dal Comune di Udine, è organizzato sotto la direzione artistica di Emanuele Franz, filosofo e direttore della casa editrice Audax nonché ideatore del convegno, vedrà la partecipazione di Aleksandr Dugin, Diego Fusaro, Massimo Fini, Edoardo Sylos Labini, Paolo Paron, Guglielmo Cevolin, Daniele Bertello, con la moderazione e gli interventi dello stesso  Franz. Parteciperà con un video pre-registrato anche il celebre linguista e filosofo Noam Chomsky.

E proprio l’evento organizzato in castello dal filosofo carnico Emanuele Franz sta creando diversi malumori fra i componenti dell’opposizione in consiglio comunale. Se il gruppo Innovare al momento ha chiesto un accesso agli atti per verificare la situazione dei finanziamenti pubblici elargiti a sostegno del convegno, i consiglieri comunali del Pd, Cinzia Del Torre e il suo capogruppo, Alessandro Venanzi, hanno sottolineato la natura ‘sovranista’ dell’incontro patrocinato e promosso dal Comune di Udine, quello stesso ente che ha negato nei mesi passati il suo appoggio ad eventi organizzati dall’Anpi.

“Fontanini spende soldi pubblici per sostenere un convegno sovranista – commentano i due consiglieri dem- e tenta di legittimare l’evento grazie alla proiezione di un video registrato di Noam Chomsky, raccontando che si tratta di un confronto pl urale. In realtà – sottolineano – si tratta di un incontro organizzato per promuovere le tesi di Dugin, l’ideologo di Putin noto per la sua filosofia della disintegrazione, non solo dell’Unione Europea, ma la stessa società democratica in cui viviamo. Dugin – ricordano i due esponenti del Pd– è dichiaratamente un “antiliberale”, è l’organizzatore ed il primo leader del Partito Nazional Bolscevico e, in seguito, del Fronte Nazionale Bolscevico”.

A sostenere il convegno è invece il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Mazzolini, della Lega. “Questi convegni – afferma– sono momenti di riflessione aperti a tutti. Se per la sinistra invitare qualcuno a parlare ed esprimere la propria opinione è inopportuno, ricordo che parlare in pubblico non è un crimine e, piuttosto che sui nomi, sarebbe stato il caso di concentrarsi sui contenuti. Ma visto da chi proviene la critica, sarebbe sicuramente chiedere troppo” conclude Mazzolini.

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