Era appena uscito dal magazzino di proprietà delle Ferrovie dello Stato che si trova in via della Ferrovia, a Opicina, con sotto il braccio una pesante giunzione per binari in ferro e al passaggio della pattuglia dei Carabinieri di Villa Opicina, la saluta.
L’aspetto di quell’operaio, con un camice blu e una piccola scritta sul petto, insospettisce però i militari che, dopo qualche centinaio di metri, incrociando un’auto parcheggiata a bordo strada, si fermano, venendo raggiunti dopo qualche minuto dall’uomo.
Quest’ultimo si scusa per aver lasciato l’auto in quella posizione, che avrebbe potuto creare intralcio alla circolazione. I sospetti dei militari dell’arma diventano ancora più pesanti, In particolare quando notano che l’auto che riporta una targa straniera, oltre a non avere alcuna scritta di tipo aziendale.
Insomma non era un veicolo in uso alle Ferrovie dello Stato.
Invitano l’uomo ad aprire il bagagliaio, e al suo interno vengono rivenuti altri giunti in ferro che, con pazienza, l’uomo aveva caricato prelevandoli uno a uno dal magazzino, oltre a un piede di porco e alcune smerigliatrici necessarie per agevolare il furto.
Messo di fronte alle proprie responsabilità, ammette di essere un ex ferroviere, ora in pensione, che sapendo dello stoccaggio del materiale nel magazzino, aveva deciso di appropriarsene. Dopo le formalità, il 65enne, un cittadino sloveno, con precedenti dello stesso tipo, è stato arrestato per furto aggravato e condotto al Coroneo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il materiale recuperato è stato immediatamente restituito alle Ferrovie.