Fase 2, Venanzi: «Ampliare la possibilità di spazi esterni per il piccolo commercio»

La proposta all'amministrazione a guida leghista arriva dal capogruppo Dem in consiglio comuale per «la sopravvivenza degli esercizi commerciali messi in ginocchio dopo mesi di chiusura forzata»
Redazione

«La gestione degli spazi sarà il tema principale per la fase 2 di uscita dalla pandemia e, a maggior ragione, la questione riguarderà il piccolo commercio cittadino. Ecco perché è quantomai urgente, in una situazione straordinaria come questa, trovare delle soluzioni altrettanto straordinarie creando opportunità di sopravvivenza per gli esercizi commerciali consentendo un ampliamento delle superfici di vendita all’esterno, la possibilità di aumentare le occupazioni esistenti o crearne delle nuove utilizzando le aree dove sono presenti gli stalli blu». La proposta arriva dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Udine, Alessandro Venanzi che, da ex assessore al Commercio nel precedente mandato, ha sempre avuto a cuore, tra gli altri, gli interessi del commercio cittadino. «Non una deregulation – precisa Venanzi –, ma una valutazione caso per caso per aumentare le superfici di vendita nel pieno rispetto delle norme in vigore e degli spazi pubblici, che devono restare sempre e comunque fruibili da tutti i cittadini». Mesi di chiusura forzata stanno mettendo a dura prova la tenuta economica delle attività commerciali e le incognite che pesano sul futuro non aiutano certo esercenti e commercianti ad essere ottimisti.

«Per venire loro incontro – continua il capogruppo Dem in consiglio comunale – si deve intervenire subito con misure che, oltre che con la straordinarietà del momento, hanno a che fare con il semplice buon senso. Se, infatti, l’estate consentirà di vivere maggiormente all’aperto – prosegue – è necessario permettere di utilizzare di più gli spazi esterni per coloro che già ne usufruiscono e crearne di nuovi per gli altri. Penso, ad esempio, a un bar che potrebbe allargarsi per far posto ai tavoli attualmente in uso senza doverne ridurre troppi a causa delle restrizioni sulle distanze. Ma anche un negozio che potrebbe esporre una parte della propria merce all’esterno riuscendo così a soddisfare un maggior numero di clientela vista la superficie interna in molti casi davvero ridotta».

Per quanto riguarda l’utilizzo degli stalli blu a pagamento gestiti da Sistema Sosta e Mobilità, già nel 2014 lo stesso Venanzi era stato il promotore del loro utilizzo da parte di esercizi commerciali. «Durante il mio mandato da assessore – ricorda Venanzi – avevamo redatto un nuovo regolamento per liberalizzare l’utilizzo degli stalli blu. Quello che l’attuale amministrazione potrebbe fare – spiega – è rivedere le condizioni, insieme con Ssm, per aumentare il conteggio del numero massimo di stalli utilizzabili e metterli straordinariamente così nella disponibilità del piccolo commercio. Il tutto – conclude Venanzi facendo un appello all’amministrazione in carica – facendo in modo che questo tipo di opportunità non si trasformi però in un aggravio dei costi fissi per le attività commerciali. Noi, come opposizione, abbiamo già messo sul piatto della maggioranza la possibilità di sgravi di Cosap e Tari per chi ha subito la chiusura. Questo potrebbe essere un ulteriore aiuto per evitare di ritrovarci a passeggiare in futuro lungo vie con tante, troppe, serrande abbassate di chi a riaprire non ce l’ha fatta».

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