Favoreggiamento dell’immigrazione, perquisita la onlus di accoglienza di Trieste

Perquisita la sede dell'associazione di volontariato attiva nel sostegno ai migranti. I referenti: "Lorena e Gian Andrea sotto accusa per reato di solidarietà"
Giancarlo Virgilio

Perquisita all’alba di oggi la sede dell’associazione ‘Linea d’Ombra ODV’ di Trieste, un’organizzazione di volontariato nata nel 2019 con il fine di raccogliere fondi a sostegno dei migranti in cammino lungo la rotta balcanica.

La Digo ha fatto irruzione nell’abitazione dei suoi referenti (nonché sede legale della onlus), Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir. 

“Come riferito dalla stessa organizzazione, sono stati sequestrati i telefoni personali, oltre ai libri contabili e diversi altri materiali, alla ricerca di prove per un’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che noi contestiamo, perché utilizzata in modo strumentale per colpire la solidarietà”.

“Siamo indignati e sconcertati nel constatare che la solidarietà sia vista come un reato dalle forze dell’ordine – spiegano i referenti sul loro sito internet – Oggi, in Italia, regalare scarpe, vestiti e cibo a chi ne ha bisogno per sopravvivere è un’azione perseguitata più che l’apologia al fascismo, come abbiamo potuto vedere il 24 ottobre scorso sempre in Piazza Libertà. Condanniamo le azioni repressive nei confronti di chi è solidale, chiediamo giustizia e rispetto di quei valori di libertà, dignità ed uguaglianza, scritti nella costituzione, che invece lo Stato tende a dimenticare. Chiediamo la solidarietà di tutta la società civile, per tutte le persone attaccate perché solidali”.

La Questura di Trieste conferma l’operazione. Da questa mattina “è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, volta a contrastare un’organizzazione criminale, finalizzata all’ingresso ed al transito in territorio nazionale di immigrati irregolari, a scopo di lucro”, spiega in una nota. L’attività investigativa è stata condotta dalla Digos di Trieste, supportata dal Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno della DCPP/UCIGOS.

Che sia un film già visto? Non lo sappiamo, saranno gli inquirenti a valutarlo, ma ricordiamo che anche a Udine – a giugno nel 2016 – partì un’indagine preliminare a carico di Ospiti in arrivo, un’altra associazione che si occupa di accoglienza e integrazione. La vicenda innescò un acceso dibattito e la frase “Aiutare non è un reato” divenne un po’ un simbolo della campagna di solidarietà che si levò in difesa dei 7 volontari indagati, sospettati di lucro, occupazione e favoreggiamento. Il caso fu definitivamente chiuso a febbraio 2017 con l’archiviazione.

 

Potrebbe interessarti anche

©2022 TELEFRIULI. Tutti i diritti riservati | P. IVA 01313840306. La testata Telefriuli è registrata al Tribunale di Udine, n° 414/78 il 21.02.1978
Powered by Rubidia