Fedriga: «Il Governo annulli il contributo straordinario delle Regioni speciali allo Stato»

Il Presidente del Friuli Venezia Giulia assieme ai colleghi ha chiesto che nulla sia dovuto allo Stato per il 2020 e il 2021 quale contributo al saldo della spesa pubblica
Alessandra Salvatori
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“Le Regioni a Statuto speciale non chiedono più risorse, ma chiedono al Governo di annullare il contributo speciale per il 2020 e il 2021 che le stesse devono versare per il saldo della spesa pubblica”. Il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga è intervenuto questa mattina durante la seduta del Consiglio regionale, nell’auditorium della regione, a Udine, facendo il punto su alcuni aspetti dell’emergenza Coronavirus. Riferendo anche della proposta condivisa dalle Regioni.

Un passeggio ha riguardato la Fase due e il tema delle riaperture. “Dobbiamo passare dalla stagione dei divieti alla stagione delle regole. Dobbiamo predisporre dei protocolli con le categorie a livello nazionale, entro la settimana. Una volta stabilite le regole, dobbiamo verificare chi può rispettarle e consentire di continuare ad operare a chi è in regola. Questa è la nostra linea e quella della maggior parte delle Regioni, indipendentemente dai colori politici” ha detto il Governatore.

Poi ha parlato del rapporto con Roma. “In questa nuova stagione dobbiamo tornare alla normalizzazione delle relazioni istituzionali. Il Governo ha avocato a sé molti poteri che da Costituzione o da Statuto sono delle autonomie locali. In una fase di normalizzazione, il Governo deve tracciare il quadro generale, lasciando ai territori il compito di fare le sue scelte, all’interno del quadro stabilito dal governo. Questo perché ogni territorio ha al suo interno situazioni diverse, da punto di vista della pandemia così come da quello della conformazione geofisica”.

Quindi il riferimento ai rapporti finanziari con Roma. “Dal 2011 contribuiamo al saldo della spesa pubblica dello Stato. Credo non sia più giustificabile – ha affermato Fedriga – un contributo straordinario in un momento emergenziale come quello che stiamo vivendo. Qui c’è un controsenso – ha spiegato. Da una parte diamo un contributo per il saldo di finanza pubblica, dall’altro non siamo in grado di garantire servizi essenziali previsti dalla Costituzione e dallo Statuto. Il problema che ci troviamo ad affrontare è il crollo delle entrate ordinarie: è quindi l’attività ordinaria che rischia di non trovare finanziamento”. Da qui la proposta “condivisa e responsabile”, come precisato da Fedriga, sull’annullamento del contributo straordinario a carico delle Regioni.

“La proposta arrivata dal Governo – ha aggiunto in apertura della seduta del Consiglio regionale Fedriga – è quella di un fondo unico per le ordinarie e le speciali che ammonta a un miliardo e mezzo. Questo è un problema. Il fondo totale che danno le speciali per il saldo di finanza pubblica è di 3 miliardi e 100mila euro”.

Fedriga ha fatto sapere di aver firmato oggi una lettera condivisa con le Regioni a Statuto speciale per sensibilizzare sul tema il Governo centrale.

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