Il ‘Comitato per la dismissione dei passaggi a livello’ che dividono Udine est torna a farsi sentire. Questa volta lo hanno fatto invadendo il centro città sabato pomeriggio, muniti di cartelli, slogan e vecchi articoli di giornali contenenti le vecchie promesse della politica.
Il flash mob silenzioso e pacifico si è svolto sabato nel centro del capoluogo friulano, per lo più davanti a Palazzo d’Aronco.
“La protesta è stata organizzata soprattutto per portarne a conoscenza dei cittadini la nostra battaglia volta all’eliminazione dei 5 passaggi a livello presenti tra via Buttrio, via del Bon, via Pola, via Cividale e il Bearzi, iniziata già nel nel lontano 2012″, spiega Maria Stella Masetto Lodolo.
“Esiste una linea di tratta interrata sulla quale potrebbero sin d’ora accedere tutti i treni, passeggeri e merci – prosegue la rappresentante del Comitato -. Dopo 9 anni, siamo stanchi dei soliti annunci sul nodo ferroviario di Udine. Una grande presa in giro da parte dei politici visto che ad oggi transitano in tratta interrata solamente 5 treni passeggeri. Perché non è consentito che tutti gli altri ci passino, visto e considerato che non ci sono impedimenti? -si domanda la cittadina -. E lo stesso dicasi per i treni merci. Il tutto già funzionerebbe in quanto il doppio binario nel raccordo Udine Parco (via Pradamano) è già esistente e utilizzato ma basterebbe solo un piccolo raddoppio di collegamento per la congiunzione in tratta interrata parti a circa soli 800 metri”.
“Ma quanto stupendo ed ecologico sarebbe sostituire la linea ferroviaria, come si sta già eseguendo in molte città sia italiane che europee, dando spazio a percorsi cilo-pedonali ed al verde, anziché binari e muri di contenimento in cemento. Potremmo realizzare un verde e percorso bordato da alberi, polmoni verdi della nostra città, dando così la possibilità ai cittadini e studenti di raggiungere entro breve tempo la parte nord e la parte sud della nostra bella città che, a tutt’oggi, è divisa da questo muro ferroviario che separa Udine tra est e ovest. Ma quanto incantevole sarebbe per i ciclo turisti austriaci-tedeschi e stranieri, in generale, accedere a questo percorso utilizzando la nostra meravigliosa Alpe Adria, ferma da un anno a causa della pandemia?”