Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati riscontrati 20 contagi da Covid su 1.577 test effettuati. Non si registrano decessi; due persone sono ricoverate in terapia intensiva, mentre i pazienti in altri reparti scendono a 8.
A 15 giorni dai festeggiamenti per la Coppa europea conquistata dagli azzurri d Mancini, sono poco più che raddoppiate le persone contagiate in Friuli Venezia Giulia. Dalle 213 persone positive la notte dell’11 luglio, siamo passati alle 440 di oggi. La curva segna un leggero picco, ma non così considerevole calcolando che i contagi giornalieri sono sempre contenuti entro le poche decine di casi e che la somma delle positività degli ultimi 15 giorni è di 496 casi rispetto ai 185 emersi nelle due settimane precedenti alla notte magica di Wembley.
Inoltre, come sappiamo, diverse positività emerse in regione fanno riferimento ai tamponi effettuati tra i migranti e i residenti rientrati dall’estero. Escludendo queste persone, dunque, seppure in maniera contenuta, è possibile desumere che tra le 227 infezioni emerse negli ultimi 15 giorni, solo parte di queste possano essere dovute agli assembramenti avvenuti poco dopo il rigore parato da Gigio Donnarumma e la vittoria italiana a Euro 2020. Obiettivamente troppi pochi casi, se calcoliamo le diverse piazze della regione coinvolte dai cori, dai caroselli e dai balli di quella sera.
Le nostre considerazioni
Come avvenuto in piazza Duomo a Milano durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’Iter, possiamo quindi affermare che al momento, in regione, non stiamo assistendo a nessuna esplosizone del contagio.
La conferma arriverebbe anche dal dato nazionale, escludendo il picco registrato nella Capitale. Se erano 41.081 le persone positive al Covid l’11 luglio, a distanza di due settimane gli attivi totali sono 68.236, ovvero meno del doppio dei casi.
Va comunque sottolineato come la maggioranza dei contagi emersi in regione abbia colpito persone al di sotto dei 49 anni, ovvero la fascia più presente durante il giubilo tricolore, quando, dopo mesi di distanziamento sociale e privazioni, un gran numero di giovani corregionali è scesa in strada per cantare, ballare e gioire insieme.