Fiamme a Bibione. 8 persone si salvano buttandosi nel Tagliamento

Siccità e ancora fiamme in Friuli e Veneto Orientale. Dalle 14.45 sta bruciando un campo di mais a San Michele al Tagliamento, interessando la pineta di Bibione. Non si esclude l'ipotesi del do...
Alberto Comisso
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Siccità e ancora fiamme in Friuli e Veneto Orientale. Dalle 14.45 sta bruciando un campo di mais a San Michele al Tagliamento, interessando la pineta di Bibione. Non si esclude l’ipotesi del dolo.

Un’alta colonna di fumo si è levata in cielo, facendo preoccupare turisti, bagnanti e ancorché i residenti.

La Capitaneria di Porto ha salvato otto persone che per sfuggire al rogo e al fumo, che rischiava di intossicarle, si erano lanciate in acqua. Le fiamme si erano avvicinate pericolosamente nella zona tra il Faro e il Passo Barca di Bibione, fino agli otto escursionisti che sono rimasti imprigionati a riva, tra l’incendio con il denso fumo che sprigionava e il mare.

La porzione di spiaggia libera antistante è stata evacuata dalla polizia locale per consentire le operazioni di spegnimento del rogo.

Visibili a distanza di diversi chilometri le lingue del fuoco.

Due i focolai che si sono estesi e che hanno portato fumo e fuliggine sull’arenile, anche oltre la foce del fiume Tagliamento, come a Lignano Pineta e Sabbiadoro. Alcune attività commerciali hanno dovuto abbassare le serrande.

Almeno 25 i vigili del fuoco, supportati dagli operatori dell’antincendio boschivo della regione Veneto, che hanno lavorato per domare il violento rogo, alimentato dal vento.

Le squadre sono arrivate da Portogruaro, Latisana, Lignano, Mestre, Udine, Padova, Rovigo e Vicenza. Utilizzate due autopompe, sei autobotti tra cui due autocisterne chilolitriche, 3 moduli antincendio boschivo e l’elicottero Drago. Richiesto l’utilizzo dei canadair.

Alle 16.30 si è aperto un altro fronte, in Slovenia, al confine con il vallone di Gorizia. I vigili del fuoco stanno lavorando per evitare che le fiamme si propaghino nei territori di Doberdò del Lago e Savogna d’Isonzo. Sul posto anche i carabinieri.

 “I primissimi dati rilevati dall’Arpa Fvg sulla foce del Tagliamento, nella zona dell’imbarcadero di Lignano, indicano che il livello dei valori delle sostanze inquinanti rilevati nell’aria è sotto la soglia di attenzione. Non sussistono quindi motivi d’allarme per i residenti e i turisti di Lignano. Per sicurezza, la squadra tecnica inviata dall’Agenzia rimarrà in zona e continuerà a monitorare l’evoluzione della qualità dell’aria nei pressi dell’incendio”. Questo l’aggiornamento dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro sulle verifiche effettuate dall’Arpa Fvg in seguito al vasto incendio divampato nella zona boschiva di Bibione (Venezia), che ha causato elevate colonne di fumo. 

 

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