La fiera regionale del lavoro dell’Alig non rientra nell’elenco delle iniziative alle quali sono stati distribuiti fondi regionali nell’ambito della manovra estiva da 165 milioni. E gli organizzatori non nascondono la propria amarezza. La fiera, che l’anno scorso ha visto partecipare 70 aziende, del territorio e non solo, le quali hanno messo sul piatto 400 posti di lavoro, e che ha coinvolto 1200 studenti a caccia di un’occupazione, per l’edizione 2018 aveva ricevuto dall’amministrazione regionale 35mila euro. “Non è possibile – commenta Marco Sartor, presidente di Alig, l’associazione dei laureati in ingegneria gestionale dell’Università di Udine – che si parli della disoccupazione giovanile come una delle principali piaghe della nostra società e poi si decida di non finanziare un evento come questo, destinando invece centinaia di migliaia di euro, ad esempio, alla Diocesi di Trieste. I ragazzi e le loro famiglie – aggiunge Sartor – devono sapere come vengono distribuiti i fondi”.
Per la prossima edizione della Fiera, la quattordicesima, in programma il 16 novembre al teatrone di Udine, hanno già confermato la presenza 40 aziende. L’anno scorso la novità era rappresentata da Leonardo, operativa nel settore aerospazio, difesa e sicurezza. Tra le chicche del 2019 – fa sapere Sartor – va segnalata la partecipazione del Gruppo De Longhi, anche con le controllate Braun e Kenwood. E poi Generali, Fincantieri, Bosh, Electrolux. Tutte realtà – precisa il presidente di Alig – che si ritrovano al teatrone per selezionare personale.
Sartor evidenzia come tutto il direttivo di Alig, costituito da ingegneri, lavori a titolo gratuito. La parte pubblica del finanziamento viene impiegata esclusivamente per coprire i costi dell’organizzazione dell’evento, che sono di circa 60mila euro. Dalla Regione, attraverso un bando rivolto alle associazioni di promozione sociale, sono stati stanziati 10mila euro. Ma non c’è più la posta puntuale che per l’edizione 2018 era stata appunto di 35mila euro. “Questo – aggiunge Sartor – nonostante ci fosse stato da parte dell’assessorato regionale al lavoro l’impegno a trovare le risorse, ribadito anche in occasione di un’interrogazione in consiglio regionale”. Un gruppo di studenti universitari si sta già mobilitando per una sorta petizione con la quale ribadire l’interesse e l’apprezzamento per la fiera e per chiedere il sostegno alla stessa da parte dell’amministrazione regionale.