Finisce a colpi di coltello e spray urticante una compravendita di droga: tre giovani denunciati

Nella prime ore di giovedì 24 settembre, i carabinieri di Maniago e Pordenone sono intervenuti a Vajont dove alcuni giovani provenienti dalla Regione Lombardia, in particolare dalla citta di Cr...
Redazione
Tre giovani residenti in provincia di Pordenone, di cui due minorenni, sono stati denunciati per le ipotesi di reato di tentata rapina aggravata in concorso, tentato omicidio e lesioni personali volontarie gravi. I tre indiziati sarebbero infatti i responsabili dell’aggressione avvenuta – a colpi di coltello – giovedì scorso nella piazza di Vajont ai danni di 4 giovani lombardi. 

L’appuntamento al buio

E’ finita con ferite da taglio e qualche pozza di sangue quello che si presume dovesse essere un appuntamento per la compravendita di stupefacenti. La cessione, poi saltata, doveva avvenire giovedì scorso nella piazza del paese posizionato ai piedi delle Dolomiti friulane.
Qualcosa, però, era andato storto, tanto che alla fine sul posto sono intervenuti i sanitari, i carabinieri di Maniago e Pordenone e l’elisoccorso regionale. A chiedere aiuto, nel pieno della notte, erano stati 4 ragazzi lombardi, per lo più provenienti da Crema, che al 112 avevano riferito di essere stati aggrediti senza motivo e con armi da taglio da un gruppetto di sconosciuti.

I soccorsi

Un giovane era stato poi trasportato d’urgenza, in condizioni serie, all’ospedale di Pordenone, mentre gli altri tre amici – di cui uno minorenne -, dopo le prime verifiche sanitarie, erano stati accompagnati negli uffici del Comando provinciale di Pordenone per essere ascoltati dal P.M. Federico Baldo e dai carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale.

Le indagini

La ricostruzione dell’evento è apparsa subito complessa. Infatti, per cause non ancora del tutto chiare, l’incontro si era concluso con l’uso dello spray urticante da una parte e con l’aggressione a colpi di coltello dall’altra.

Le indagini per identificare i presunti aggressori, verosimilmente tre soggetti italiani gravitanti nella provincia di Pordenone, nonostante gli iniziali tentativi di depistaggio posti del quartetto lombardo, hanno portato i militari a risalire all’identità dei tre aggressori residenti nella provincia di Pordenone, tutti in seguito interrogati dal P.M. e deferiti alla locale Autorità giudiziaria. I componenti del primo gruppo, invece, si trovano ora in libertà. 

 

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