Ogni cittadino del Friuli Venezia Giulia versa al Fisco 9.926 euro pro capite ogni anno, esattamente 345 euro in più rispetto alla media nazionale calcolata in 9.581 euro.
La nostra regione si piazza all’11imo posto in Italia nella classifica dei contribuenti, elaborata tendendo a paragone i dati preCovid del 2019. Questa speciale graduatoria, vede in cima alla classifica i residenti della Provincia Autonoma di Bolzano con 13.158 euro versati da ogni cittadino tra tasse, imposte e tributi. Seguono i lombardi con 12.579 euro, i valdostani con 12.033 euro, gli emiliano-romagnoli con 11.537 e i laziali con 11.231 euro. La Calabria, invece, è l’area del Paese dove il “peso” del fisco è più contenuto: ogni residente di questo territorio ha pagato all’erario mediamente 5.892 euro.
Il forte divario tra Nord e Sud – segnala l’Ufficio studi della CGIA – non ci deve sorprendere. Il nostro sistema tributario, infatti, è basato sul criterio della progressività. Pertanto, nelle regioni dove i livelli di reddito sono maggiori, grazie a condizioni economiche e sociali migliori, anche il gettito tributario presenta dimensioni più elevate che altrove. Nelle aree geografiche, inoltre, dove il settore primario ha un’incidenza rilevante sull’economia complessiva, come in FVG, le agevolazioni previste dal legislatore (in particolare le deduzioni fiscali) riducono in misura importante la base imponibile dei contribuenti appartenenti a queste attività e, conseguentemente, anche il gettito totale delle imposte versate all’Erario da quella regione.
La speranza, ricorda Paolo Zabeo, coordinatore di Cgia, è che il Governo attui una semplificazione del sistema tributario, soluzione che permetterebbe anche di combattere più facilmente l’evasione fiscale.