Fondazione De Claricini Dornpacher: firmato l’accordo con il MiBACT per i progetti su Dante

Il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il Friuli Venezia Giulia e la Fondazione de Claricini Dornpacher di Bottenico di Moimacco (UD)&nb...
Redazione
Il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per il Friuli Venezia Giulia e la Fondazione de Claricini Dornpacher di Bottenico di Moimacco (UD) hanno siglato un accordo con l’intento di promuovere e valorizzare congiuntamente – e nel contesto dei rispettivi ambiti di competenza – il patrimonio culturale regionale pubblico e privato, anche attraverso il coordinamento dei propri servizi di comunicazione. Nel 2021 la Fondazione de Claricini Dornpacher compie 50 anni di attività, trascorsi con la missione “custodire e produrre cultura”: gli eventi per celebrare questo anniversario coincideranno con il progetto dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Il documento è stato firmato dal Direttore del Segretariato regionale, Roberto Cassanelli, e dal Presidente della Fondazione, Oldino Cernoia. La cerimonia della firma si è svolta nel Salone Piemontese di Palazzo Economo a Trieste. L’accordo ha durata triennale.
Nel 2021 la Fondazione de Claricini Dornpacher compie 50 anni di attività, trascorsi con la missione “custodire e produrre cultura”: gli eventi per celebrare questo anniversario coincideranno con il progetto dedicato ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
«L’accordo sottoscritto – dichiara il Direttore del Segretariato regionale Roberto Cassanelli – ci permetterà di collaborare fin da subito per sostenere il ricco programma di eventi che la Fondazione ha programmato in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. Il Comitato nazionale delle celebrazioni dantesche del MiBACT ha infatti inserito il progetto della Fondazione fra quelli riconosciuti di importanza nazionale, concedendo il patrocinio e il contributo finanziario. Sarà un anno particolarmente intenso e non faremo mancare il nostro appoggio istituzionale alla Fondazione».
«Quest’anno ricorrono i 50 anni dell’istituzione della Fondazione de Claricini Dornpacher decretata in data 15 marzo 1971 dal presidente della Repubblica . Il lascito testamentario della contessa Giuditta de Claricini, discendente di una nobile famiglia insediatasi a Cividale del Friuli nel XIII secolo, ha consentito di ereditare un patrimonio storico e architettonico di notevole valenza culturale per il territorio del Friuli Orientale. L’accordo con il Segretariato regionale – afferma il Presidente della Fondazione Oldino Cernoia – è di estrema importanza per la conservazione e  valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della Fondazione».
Villa de Claricini Dornpacher si trova a Bottenicco di Moimacco, borgo rurale immerso nella campagna friulana. Fu edificata intorno alla metà del sec. XVII e dal 1971 è sede della Fondazione omonima istituita per volere della contessa Giuditta Claricini, ultima erede, con lo scopo di conservare il patrimonio avito e promuovere studi e manifestazioni culturali. Il complesso seicentesco comprende la casa dominicale,la chiesa e le annesse dipendenze e si apre su un magnifico giardino all’italiana e sul parco all’inglese. La dimora dai tratti distintivi della villa veneta, mantiene lo sviluppo orizzontale proprio della casa colonica friulana. Gli ambienti interni conservano il mobilio originale, molti oggetti d’arte, una ricca biblioteca di oltre 5000 volumi e un archivio storico.  
Il Segretariato regionale, articolazione periferica del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha il compito di coordinare l’attività di tutti gli istituti ministeriali operanti in regione e di curare i rapporti del Ministero con gli enti locali e le altre istituzioni presenti sul territorio. Il Segretario regionale presiede la Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, l’organo collegiale che armonizza molti aspetti dell’attività di tutela e di valorizzazione e dichiara i nuovi beni tutelati. Il Segretariato svolge inoltre funzione di stazione appaltante per gli interventi sui beni culturali con fondi dello Stato. Dispone infine il concorso del Ministero nelle spese effettuate dai proprietari per il restauro dei beni tutelati.

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