Fra 8 mesi si tornerà a cantare ‘O ce biel Cjscjel a Udin’, restauro del castello al via

Nel pomeriggio di sabato 9 novembre si è tenuta in Sala Ajace, a Palazzo D’Aronco, la cerimonia di consegna dei lavori di riqualificazione della facciata e delle scalinate del Castello di...
Redazione
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Nel pomeriggio di sabato 9 novembre si è tenuta in Sala Ajace, a Palazzo D’Aronco, la cerimonia di consegna dei lavori di riqualificazione della facciata e delle scalinate del Castello di Udine finanziati dalla Danieli & C. Officine Meccaniche SpA sulla base di una Protocollo d’Intesa stipulato con l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza e Confindustria Udine. La cittadinanza e le autorità sono state accolte dal benvenuto in musica ad opera del Coro Polifonico di Ruda. Il progetto, approvato dal Comune che ha anche espletato le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, è stato firmato dall’Arch. Massimo De Paoli e la Direzione dei lavori sarà svolta dall’Arch. Carlo Mingotti. All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, il Presidente del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti, la Vice Presidente Danieli Academy Paola Perabò, la Presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli, un rappresentante della Soprintendenza, il Direttore dei lavori Carlo Mingotti e l’Amministratore Unico dell’Impresa Di Betta Paolo Dri.

Il restauro

L’intervento, che durerà otto mesi e costerà alla Danieli SpA 850mila euro lordi, prevede la sistemazione delle facciate del Castello con il rifacimento parziale dell’intonaco e delle tinteggiature, la pulizia e il ripristino di tutte le parti in pietra, compresa la scalinata realizzata da Giovanni da Udine che porta al Salone del Parlamento, e il restauro degli infissi in legno.  

L’intervento riguarda la riqualificazione dell’involucro esterno del Castello con il restauro delle superfici esterne intonacate, degli elementi lapidei, dei serramenti in legno e degli elementi metallici presenti sui fronti esterni. A seguito dei sondaggi effettuati nella prima fase progettuale, si è constatato che le superfici esterne intonacate sono state oggetto di numerosi interventi di recupero nel corso degli anni, in particolare nel Novecento, per cui si può dire che si tratterà di un intervento di “restauro del restauro”, in quanto si interviene sui restauri precedenti. Verranno adottate tecniche e utilizzati materiali con un’attenzione particolare alla sostenibilità, privilegiando prodotti e procedure a basso impatto ambientale. Per rendere partecipe la cittadinanza, durante il corso dei lavori è previsto che vengano organizzate delle visite guidate al cantiere, per seguire le fasi principali dell’intervento di restauro. L’accesso al castello sarà sempre garantito. Saranno trattate due facciate alla volta. 

Un percorso lungo 10 anni

“Con questa opera – ha dichiarato il Presidente Benedetti si conclude un percorso che la Danieli ha iniziato nel 2011 con il restauro del campanile e dell’Angelo che è continuato nel corso di questi anni con i vari beni artistici e architettonici afferenti a Piazza Libertà. Di fatto dieci anni di interventi a favore della comunità che si identifica nei simboli più rappresentativi della friulanità”.Soddisfazione anche per Paola Perabò. “È con piacere – ha infatti sottolineato – che ci accingiamo ad avviare anche questo progetto di messa in ordine del Castello poiché esso sta alla base di valori da preservare che desideriamo trasmettere alle generazioni future. Questa cerimonia è permeata da valori, identità, friulanità e gioia vissuta assieme in musica. Non mancheremo periodicamente di mantenere informati quanti sono interessati sugli sviluppi del progetto”.

Particolarmente significative anche le parole del Sindaco Fontanini, che ha ricordato come il Castello rappresenti “uno dei simboli non solo di Udine ma dell’intero Friuli, che, proprio nel Salone del Parlamento, riuniva il Consiglio della Patria del Friuli, la prima assemblea legislativa d’Europa. Oggi, grazie alla Danieli e al Presidente Benedetti, che da sempre dimostra una profonda sensibilità per le nostre radici e per la conservazione dell’arte e della memoria, questo luogo può tornare agli originali splendori, diventando anche metafora di una rinascita economica e culturale della nostra terra”.

Festa in castello

Dopo la presentazione dei lavori e la firma del verbale di consegna dei lavori, nel pomeriggio le autorità e la cittadinanza sono state accompagnate a sorpresa dalla musica del Corpo Bandistico “Gioacchino Rossini” di Castions di Strada, della Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, della Filarmonica di Colloredo di Prato e del Gruppo Folkloristico “Danzerini di Lucinico”. Le bande si sono aggiunte l’una all’altra fino a formare un’unica ensemble d’eccezione, che ha eseguito i più famosi brani della nostra tradizione, iniziando dall’acclamatissimo “O ce biel cjscjel a Udin”. E’ seguito, infine, l’inizio dei lavori con l’atto simbolico della “pulizia della prima pietra”, celebrato con l’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, accompagnato dalla distribuzione di zucchero filato e mandorle per i bambini.

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