Con il caldo, sono tornati in grande quantità i maggiolini. Non se ne erano mai andati, ma rispetto agli ultimi anni si sta verificando una vera e propria invasione, forse anche grazie alle abbondanti piogge di maggio e al forte caldo di giugno.
In friulano sono chiamati ‘scuson’ di San Pietro o di San Giovanni (poiché soliti apparire in quel periodo), ma il nome scientifico è Amphimallon solstitialis.
Esattamente si tratta di coleotteri, appartenenti alla famiglia degli scarabeidi. Sono insetti innocui, quasi carini, esperti in ‘tanatosi’, ovvero nell’arte di fingersi morti se in pericolo. Non fanno alcun male, ma sono molto fastidiosi. Svolazzano ovunque, specialmente di sera, e in alcuni giardini diventa addirittura difficile camminare tale è il loro andamento che appare del tutto casuale e imprevedibile. Maggiolino si nutre di piante e radici e da adulto vive dalle 5 alle 7 settimane.
Fino agli anni ’80 aveva un alto tasso di popolazione, poi, via via, è andato leggermente a scemare. Almeno fino a quest’anno; a giudicare infatti dalla loro massiccia presenza, che in molti telespettatori ci hanno sottolineato, il Friuli sembra la terra ideale anche di questi ‘teneri’ e indifesi maggiolini.