Friuli Venezia Giulia crocevia del contrabbando di sigarette

A livello nazione, sono illegali oltre 5 cicche su 100. Trieste e Udine al secondo e settimo posto tra le città più interessate dal fenomeno
Redazione

In Italia, oltre 5 sigarette su 100 sono illegali, per un danno erariale di circa 730 milioni di euro. È quanto è emerso da uno studio sul livello di contrabbando realizzato da Intellegit, start-up sulla sicurezza dell’Università degli Studi di Trento, con il contributo di British American Tobacco.

Il fenomeno, particolarmente radicato in alcune aree del Paese, soprattutto al sud, vede tra le città più coinvolte Trieste, che con oltre il 20% di pacchetti di sigarette di origine illecita, è seconda solo a Napoli, “città regina del contrabbando”. ‘Svetta’ anche Udine, che si piazza al settimo posto della classifica. La ragione è probabilmente legata alla vicinanza con la Slovenia, dove un pacchetto costa in media 1,25 euro in meno rispetto all’Italia. In generale, il nostro Paese, si colloca al 19° posto in Europa, con un livello di contrabbando di sigarette che oscilla tra il 5 e il 7%: ben al di sotto di Stati come la Grecia, l’Irlanda, la Lettonia, e la Francia, dove le percentuali sono molto più alte (fino al 24% circa).

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