Il Friuli Venezia Giulia resta un’altra settimana in zona rossa, mentre il vicino Veneto passerà in fascia arancione subito dopo il lockdown di Pasqua. La nostra regione è tra quelle in cui il rischio rimane alto. Sulla curva epidemica a livello nazionale, così si è espresso il presidente dell’Istituto superiore di sanità, il friulano Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.
Scende a 0,98, dunque sotto la soglia d’allarme di 1, il valore dell’Rt nazionale che la scorsa settimana era a da 1,08. Anche in Friuli Venezia Giulia l’indice è a 0.98. In Italia l’incidenza si attesta a 239 casi ogni 100mila abitanti contro i 240 della scorsa settimana. In Friuli Venezia Giulia è di 331 casi. La nostra regione è terza in Italia, dopo Provincia autonoma di Bolzano e Veneto, per percentuale di tamponi effettuati: sono 5.105 per centomila abitanti. La percentuale di positività è di 4,4 in Veneto e di 6.5 in Friuli Venezia Giulia. A preoccupare, in tutto il paese, sono i ricoveri. Il carico sui servizi assistenziali resta pesante.
Le proiezioni a 30 giorni indicano che aree mediche e terapie intensive dovrebbero finalmente scendere al di sotto della soglia critica nell’arco di una ventina di giorni. Tra i dati positivi illustrati in conferenza stampa c’è l’andamento delle vaccinazioni, che sta rapidamente crescendo.